Bisca clandestina a Catania: scatta sequestro a Picanello

Bisca clandestina a Catania: scatta sequestro a Picanello

CATANIA – Ieri, il personale del commissariato Borgo Ognina ha effettuato un mirato servizio di controllo del territorio nel quartiere di Picanello; nel corso di tale operazione, è stato compiuto un accertamento in un bar al cui interno è stata accertata la presenza di un’area di circa 200 metri quadri, distribuiti in due settori: uno destinato a sala giochi e scommesse illegali, l’altro, protetto da vetri oscurati, destinato ad attività i gioco d’azzardo.

A seguito di un accertamento tecnico su una delle postazioni pc presenti, è stata accertata una fiorente attività economica, del valore di decine migliaia di euro nel solo mese di marzo.

Accertata anche la presenza di un tavolo da roulette, 5 postazioni pc complete di stampanti termiche destinate ai collegamenti per il gioco a distanza online, carambole, biliardini, tavoli predisposti per il gioco d’azzardo con numerosi mazzi di carte da poker, baccarat, fiches e circa 4.000 euro in contanti trovati nella cassa. Una vera e propria bisca.

Il locale, avente due distinti accessi in altrettante vie, verosimilmente per eludere i controlli di polizia, è risultato dotato di impianto di telecamere a circuito chiuso, senza la prescritta informativa  sulla pubblica via.

Durante i controlli di polizia è stata anche verificata la presenza di avventori e tra questi anche minori di anni 14, intenti a effettuare scommesse su eventi sportivi.

A seguito di una immediata attività investigativa, è stato appurato che un minore di 14 anni, col consenso dei genitori e senza giustificato motivo, ha interrotto la scuola dell’obbligo: per tale motivo, ambedue i genitori sono stati segnalati all’autorità giudiziaria.

Il titolare dell’attività illegale è stato indagato in stato di libertà per i reati di esercizio abusivo di attività di scommesse, gioco d’azzardo, mancanza della tabella dei giochi proibiti e, infine, sanzionato amministrativamente alla pena pecuniaria di 79.000 euro, fatte salve le agevolazioni del pagamento in misura ridotta.

L’area interessata all’attività illegale è stata sottoposta a sequestro penale preventivo e sono state anche sequestrate le somme di denaro e le apparecchiature.