RANDAZZO – Randazzo, incantevole cittadina medievale che un tempo ospitava la residenza estiva di Federico II di Svevia, si trova oggi a fronteggiare una serie di sfide urbane che ne offuscano l’antico splendore.
Questo comune siciliano, grazie alla sua ricca storia e alle antiche tracce delle colonizzazioni greche e romane, si presenta come una meta affascinante per turisti e appassionati di storia. Tuttavia, vi sono criticità che richiedono urgentemente l’attenzione delle autorità locali e regionali.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di un nostro lettore, Alfio Papa, attento alle problematiche del territorio e, in particolare, di Randazzo.
Le sfide di manutenzione urbana
Una delle problematiche più pressanti è la condizione del crocevia che connette la SS120 e la SS116, noto come Largo di San Giuliano.
Questo tratto, importante arteria di comunicazione per migliaia di autoveicoli e pedoni, versa in uno stato di degrado che non può essere ignorato. A pochi passi dal comando dei vigili urbani, si percepisce un odore insopportabile che ricorda gli scherzi pungenti degli anni ’70 e ’80, quando le fialette puzzolenti erano protagoniste dei Carnevali.
Questo malodore rappresenta una sfida quotidiana per automobilisti, conducenti di moto, e pedoni. Questi ultimi, oltre a dover sopportare la spiacevole situazione olfattiva, devono anche fare attenzione alle grate divelte che potrebbero causare incidenti.
Disagi per gli abitanti
Gli abitanti della zona non sono immuni da questi disagi: spesso sono costretti a restare con le finestre chiuse per non permettere al cattivo odore di infiltrarsi nelle loro case, e il bucato steso all’aperto rischia di impregnarsi di un odore sgradevole.
L’origine di questo problema sembra risalire a diversi decenni fa, quando furono installati dei depuratori in una posizione inadeguata rispetto alla conformazione del luogo. La mancanza di pendenza tra il crocevia e il depuratore causa spesso inefficienze nel sistema di pompaggio dei liquami, che si muovono lungo un tratto quasi pianeggiante o in lieve salita.
Urge pronta azione da parte dell’ARPA Sicilia
Una pronta azione da parte dell’ARPA Sicilia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) è fondamentale per condurre sopralluoghi e valutare la gravità della situazione, anche al fine di tutelare la salute dei residenti.
Nell’attesa di una soluzione definitiva, altre sfide urbane si palesano: a pochi passi, una transenna cerca di segnalare un tombino pericolante, un problema che persiste da oltre quattro mesi e che si ripropone in diverse vie della città.
La comunità si interroga: è davvero così difficile implementare un programma di manutenzione adeguato che restituisca a Randazzo il decoro che merita e permetta ai suoi cittadini di vivere in un ambiente sicuro e salubre?
La risposta risiede nella capacità delle autorità di intervenire con urgenza e determinazione, per riconquistare l’equilibrio tra l’eredità storica della città e le moderne necessità urbane.
Articolo a cura di Alfio Papa