Belpasso, scoperto centro di smantellamento di auto rubate: arrestati 4 catanesi – NOMI, FOTO e DETTAGLI

Belpasso, scoperto centro di smantellamento di auto rubate: arrestati 4 catanesi – NOMI, FOTO e DETTAGLI

BELPASSO – La mattina dello scorso 6 settembre, la squadra di Polizia Giudiziaria del compartimento Polizia Stradale “Sicilia Orientale”, nell’ambito di una specifica attività investigativa, ha portato a compimento un’operazione nel corso della quale è stato individuato un sito costituente una vera e propria centrale di smantellamento di veicoli di provenienza furtiva.

All’interno, gli operatori hanno sorpreso 4 soggetti intenti a smantellare un’auto rubata e hanno notato la presenza di altre vetture già smantellate ed evidenti tracce di una perdurante attività illecita di riciclaggio di parti di veicoli.

In particolare, al termine di una prolungata serie di servizi di osservazione e pedinamento, è stato individuato un capannone, in evidente stato di abbandono, in un terreno incolto lungo la Strada Provinciale 207, all’altezza del chilometro 62 della Strada Statale 417 Catania-Caltagirone, in territorio Belpasso (CT), dove pochi minuti prima aveva fatto ingresso una Fiat Qubo e subito dopo un autocarro Ford Transit con alcune persone a bordo.

Per le sue caratteristiche, il capannone era tale da costituire un insospettabile centro di smantellamento, in quanto si trova al di fuori del centro abitato, in un terreno incolto privo di recinzione e con ampia possibilità di darsi alla fuga per le zone circostanti. Inoltre, l’edificio presentava alcune aperture che erano state parzialmente schermate, in maniera tale da non poter notare dall’esterno ciò che accadeva all’interno e allo stesso tempo, invece, rendere molto agevole l’osservazione dall’interno senza essere molto visibili: una sorta di “fortino” in cui operare in tutta tranquillità garantendosi l’anonimato.

Per la situazione che si prospettava, quindi, in seguito all’ingresso dei due veicoli, era intuibile che vi fosse in atto un’operazione di smantellamento del Fiat Qubo. È stato pertanto organizzato immediatamente un intervento operativo, avendo cura di predisporre l’accerchiamento del perimetro del fondo agricolo, al fine di prevenire qualsiasi tentativo di fuga.

Nel corso delle fasi di avvicinamento appiedato all’edificio, il personale di polizia ha percepito rumori provenienti dall’interno che confermavano la flagrante attività di smantellamento dell’auto, posta in essere dagli stessi individui giunti poco prima. Uno di loro, dopo essersi affacciato da una delle aperture ed essersi accorto della presenza degli operanti in avvicinamento, ha dato l’allarme ai complici, che hanno interrotto la loro azione illecita. Saliti tutti a bordo del Ford Transit (tre in cabina e il quarto sul cassone posteriore), si sono dati alla fuga verso l’uscita del terreno percorrendo una strada privata ad alta velocità.

Solo grazie alla preventiva opera di accerchiamento, la fuga dell’autocarro è stata prontamente interrotta da una pattuglia. Uno degli operanti è stato costretto nella circostanza a esplodere un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio. I soggetti sono stati bloccati e identificati quali:

  • Agatino Alfio Biondi, 23enne catanese, incensurato;
  • Antonino Grasso, 43enne catanese, pregiudicato;
  • Sergio Simone Grasso, 24enne catanese, pregiudicato;
  • Pietro Vasta, 41enne catanese, incensurato.

Il successivo sopralluogo nel capannone ha permesso di trovare complessivamente 4 veicoli di provenienza furtiva, tre dei quali (una Fiat 500L, una Fiat Panda e una Lancia Y), già interamente smantellati, e il quarto, il Fiat Qubo, entrato poco prima, in fase di attuale smantellamento.

Con una rapidità sorprendente, nonostante fossero passati circa 20-30 minuti dal suo ingresso nel capannone, erano stati già smontati e accuratamente messi da parte i principali componenti della carrozzeria (portiere, portellone, paraurti, cofano).

Si è verificato quindi che i veicoli presenti nella struttura erano tutti di provenienza furtiva, denunciati nel corso delle ultime settimane. A conferma di come quel sito fosse destinato specificatamente ad attività di riciclaggio di vetture previo smantellamento delle loro parti, sono state trovate le targhe accartocciate e la documentazione di circolazione, disseminate tra rifiuti, nonché numerosissime altre parti di modesto valore (tappetini, parti di tappezzeria e moquette, accessori) che, per la loro elevata quantità, lasciavano ritenere appartenere a numerosi altri veicoli di analoga provenienza, smantellati in epoca recente.

I soggetti bloccati sono stati arrestati per il reato di riciclaggio in flagranza e, su disposizione del pubblico ministero di turno, condotti al carcere di Piazza Lanza. Tra loro vi è il giovane Sergio Simone Grasso, già denunciato lo scorso 29 maggio per un episodio analogo, in quanto, sorpreso, con altri, in un altro sito anonimo di smantellamento di auto di provenienza furtiva, situato nei pressi del “War British Cemetery”, alla periferia sud di Catania.