Bancarotta fraudolenta e stato d’insolvenza, i NOMI dei 4 arrestati del “Gruppo Tecnis” di Catania

CATANIA – I Finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno eseguito in queste ore un’ordinanza di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo nei confronti di 4 persone (agli arresti domiciliariindagate, in concorso, per bancarotta fraudolenta per distrazione per fatti attinenti allo stato d’insolvenza della “TECNIS s.p.a.” e di società consortili controllate, dichiarato dal Tribunale di Catania nel giugno 2017.

Nel contempo, i Finanzieri hanno proceduto all’individuazione dei beni sottoponibili al sequestro preventivo di 94 milioni di euro finalizzato alla confisca del profitto criminale conseguito dagli indagati.



I soggetti arrestati e posti ai domiciliari sono:

  • Concetto Albino Bosco Lo Giudice, 57 anni, nella sua qualità di amministratore di fatto del gruppo imprenditoriale “TECNIS” nonché quale componente del C.D.A.TECNIS” dal 2010 al 2015 e amministratore unico di una consortile dello stesso gruppo (TERNIRIETI S.C.A.R.L.) utilizzata quale società veicolo per drenare risorse finanziarie dalla “TECNIS”;

  • Francesco Domenico Costanzo detto “Mimmo“, 58 anni, anch’egli amministratore di fatto del gruppo imprenditoriale “TECNIS” e dunque, unitamente a Concetto Bosco Lo Giudice, mente organizzativa del progetto criminale realizzato attraverso la distrazione di flussi monetari convogliati verso società dagli stessi dirette; Costanzo risponde dei fatti ascrittigli anche per il ruolo di consigliere nel C.D.A.TECNIS” dal 2010 al 2015;

  • Orazio Bosco Lo Giudice, fratello di Concetto, 56 anni, quale amministratore unico di “ING. PAVESI & C. s.p.a.” negli anni 2010 e 2011 e dal novembre 2016 oltreché amministratore di “INIZIATIVE TURISTICHE s.r.l.” e consigliere nel C.D.A. di “SICILIA GOF RESORT s.r.l.” nonché “OFF-SIDE s.r.l.” nell’anno 2011; trattasi di società, quelle appena citate, tutte beneficiarie ingiustificate di flussi finanziari provenienti da “TECNIS“;

  • Gaspare Di Paola, 69 anni, nei fatti consapevolmente prestanome a disposizione di Bosco Lo Giudice e Costanzo nonché amministratore unico delle succitate “TERNIRIETI S.C.A.R.L.” (dal 2012 al 2017) e “ING. PAVESI & C. s.p.a.” (dal 2012 al 2016).

L’operazione delle Fiamme Gialle, convenzionalmente nota come “ARCOT”, ha consentito di tracciare la perpetrazione ripetuta di illecite condotte operate dalla precedente governance di una delle realtà imprenditoriali più significative nel panorama nazionale delle imprese di costruzioni generali e di ingegneria, attiva nel settore della realizzazione di grandi opere infrastrutturali.