Auchan: rischio licenziamenti… 267 solo in Sicilia

CATANIA – Arriva a livelli preoccupanti la crisi economica sopratutto in Sicilia. Questa volta ad esserne colpita è la catena di super mercati Auchan e maggiormente interessato è il territorio catanese. 

Quando la catena di supermercati francese ha annunciato 1426 licenziamenti in tutta Italia ha scatenato l’indignazione del parlamentare catanese Giuseppe Barretta quando ha scoperto che solo 267 sarebbero stati in Sicilia.

Questa mattina il parlamentare Baretta ha sottoscritto l’interrogazione, che vede come primo firmatario Antonio Bocuzzi del Pd, rivolta ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, a questa ha aggiunto che è impensabile un risvolto simile dove a pagare le conseguenze della crisi saranno solo ed esclusivamente i lavoratori. 

I dati di licenziamento forniti dall’Auschan prevedono ben sei punti vendita nel territorio siciliano che sarebbero così distribuiti: 22 su 216 a Palermo, 21 su 139 a Carini, 78 su 176 a San Giuseppe La Rena, 28 su 139 alle Porte di Catania, 70 su 217 a Misterbianco e 48 su 181 a Melilli. 

Il parlamentare Barretta ha quindi concluso il suo intervento: “A marzo la trattativa sindacale ha subito una battuta d’arresto in seguito alle irricevibili richieste dell’azienda di procedere a deroghe rispetto al contratto nazionale in materia di dimensionamento, rinuncia alla quattordicesima mensilità, sospensione degli scatti di anzianità e del contratto integrativo. Tra le ragioni dei licenziamenti la società indica pratiche di concorrenza sleale in voga prevalentemente nel Meridione, dove nella grande distribuzione molti operatori economici non applicherebbero i contratti collettivi di categoria oppure utilizzano contratti part-time anche se il personale lavora full time”.

E ha aggiunto “anziché tagliare i diritti dei lavoratori per colpa di chi non rispetta le leggi crediamo sia utile che il Ministero del Lavoro avvii una serie di controlli per verificare il rispetto dei contratti e la concorrenza nel mercato”. Per questo, i deputati del Pd hanno chiesto ai due Ministeri di “convocare con la massima urgenza un tavolo di lavoro con l’azienda, i sindacati e le istituzioni locali per trovare una soluzione che preservi l’occupazione e di verificare il pieno rispetto della contrattazione collettiva e della disciplina in materia contrattuale nel settore della grande distribuzione commerciale”.