Pesca illegale e deterioramento habitat: sette denunce all’Oasi del Simeto. LE FOTO

Pesca illegale e deterioramento habitat: sette denunce all’Oasi del Simeto. LE FOTO

CATANIA – Ieri la polizia di Catania ha effettuato un controllo nella Riserva Naturale Oasi Del Simeto, area spesso vandalizzata e divenuta oggetto di deterioramento e sfruttamento, specialmente per ciò che riguarda la pesca di frode. In quasi tutta l’area, è stata notata la presenza di numerose imbarcazioni, alcune delle quali provviste di motore e ormeggiate illegalmente sulle sponde del fiume, mentre altri erano posti “a secco” sul suolo, con presenza di materiale da pesca e vari rifiuti, tra cui tracce di lubrificanti, con evidente deterioramento dell’habitat e conseguente danneggiamento della fauna e della flora protetta.

Gli agenti di polizia hanno avvistato prima un uomo e, immediatamente dopo, altri due, subito raggiunti e bloccati ancora prima di iniziare la propria attività di pesca illegale. Tutti e tre sono stati denunciati per il reato di deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto. Oltre a ciò, a due di questi, proprietari delle barche, è stata inflitta una sanzione di 309 euro per essersi introdotti all’interno del sito protetto con una barca a motore, mentre i due mezzi sono stati sequestrati.

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Ma l’attività di osservazione non è finita qui perché, poche ore dopo, i poliziotti hanno notato un’imbarcazione a ridosso della foce del fiume con quattro uomini a bordo. Così è avvenuto l’intervento della Guardia costiera che l’ha bloccata e l’ha accompagnata al porto di Catania per un’ulteriore attività di polizia giudiziaria. I quattro, anche in questo caso, sono stati denunciati in stato di libertà per lo stesso reato e l’imbarcazione è stata anch’essa sequestrata.

Ma, all’interno di quest’ultima, sono stati ritrovati parecchi chili di pesce appena pescato, che è stato sequestrato e, dopo un’accurata ispezione da parte del personale dell’Asp per verificarne la qualità, è stato donato in beneficenza. Per quanto riguarda l’illegale pesca di triglie e orate, ai quattro è stata elevata una sanzione di mille euro ciascuno. Al proprietario dell’imbarcazione, inoltre, sono state inflitte sanzioni di oltre 2 mila euro per l’attività di pesca effettuata e per detenzione di attrezzatura da pesca non consentita, non autorizzata e non conforme alla normativa vigente. Infine, un altro uomo è stato sorpreso mentre entrava con il proprio mezzo all’interno dell’area protetta con mezzi di cattura e di pesca, e, per questo motivo, anche a lui è stata contestata una violazione amministrativa con sanzione di 103 euro.