CATANIA – L’atavico blocco di assunzione di personale e l’impossibilità alle progressioni di carriera del personale dipendente, nel tempo, ha determinato una condizione devastante per la Società Partecipata in termini di immagine e produttività.
Difatti, a causa di ciò, tutti i settori aziendali, nessuno escluso, sono rimasti sguarniti di personale qualificato, utile a poter disimpegnare l’ordinaria attività dei servizi, nel superiore interesse di AST Spa.
Un’azienda in declino
La progressiva uscita dall’attività lavorativa di dipendenti, dal 2008, mai colmata, ha aggravato in maniera esponenziale la situazione che nel tempo si è rivelata fuori controllo.
La totale assenza di Dirigenti, Quadri intermedi, personale di Officine, Operatori di Esercizio e quant’altro ancora, ha significativamente penalizzato il Settore Amministrativo e quello di Esercizio.
Infatti, i disservizi provocati a discapito della mobilita pendolare e scolastica, altro non sono che la rappresentazione plastica di quanto accaduto in occasione del nuovo anno scolastico 2024/2025, appena iniziato.
La nota di Faisa Cisal
“Uno scempio sotto gli occhi di tutti, Operatori del Settore e dell’opinione pubblica che ha identificato AST SPA, quale cenerentola del TPL nell’isola, mortificando la gloriosa storia della stessa Società e con essa, quella, delle maestranze di ieri e di oggi”, scrive in una nota il sindacato Faisa Cisal.
“Ammesso che l’Azienda, come auspicabile, avrà vita lunga, ci vorranno anni ed anni per poterla rivedere al massimo della sua performance, dando per scontato, il convincimento del Socio Unico a far si che ciò avvenga“, prosegue.
Nel frattempo, “aspettiamo fiduciosi di conoscere il piano di risanamento aziendale“, così come anticipato dall’Assessore Regionale dell’Economia nella riunione del 25 settembre scorso.