FIUMEFREDDO DI SICILIA – La Procura della Repubblica al Tribunale di Catania ha ordinato l’esecuzione della misura di sicurezza detentiva della Casa Lavoro per 1 anno nei confronti del 46enne Alfio Patanè.
Quest’ultimo era già stato condannato per associazione di tipo mafioso.
Il 46enne era stato condannato a 4 anni e 2 mesi di reclusione per il reato di cui all’art. 416 bis, per fatti commessi tra il 2004 e il 2011, con estensione fino al 2013.
La stessa sentenza prevedeva l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno, diventata effettiva nel maggio 2023, al momento della sua scarcerazione.
Dopo aver scontato la pena detentiva, è stato necessario accertare l’attuale pericolosità sociale del condannato per valutare l’eventuale proroga della libertà vigilata.
Le indagini dei carabinieri, condotte tra agosto 2023 e maggio 2024, hanno evidenziato che Patanè manteneva caratteristiche proprie di una persona pericolosa, con una probabilità elevata di commettere ulteriori reati.
L’uomo ha violato ripetutamente le restrizioni imposte: non rispettando il divieto di uscire di casa in determinate ore notturne e quello di non allontanarsi dal comune di Fiumefreddo.
Ad ottobre 2023, è stato fermato a Catania dai carabinieri del Nucleo Operativo del comando provinciale, in compagnia di pregiudicati. In quell’occasione, ha dichiarato di essersi recato in aeroporto per prendere un amico, anche lui condannato per associazione mafiosa.
La frequentazione con altri pregiudicati ha avuto un impatto molto negativo sulla concessione della libertà vigilata. Nel febbraio 2024, il 46enne è stato nuovamente sorpreso in compagnia di soggetti gravati da precedenti penali.
Sempre nel febbraio 2024, Patanè è stato trovato a Taormina, e a giugno 2024 è stato controllato a Motta Camastra, entrambe le volte in violazione del divieto di allontanarsi da Fiumefreddo.
Tra dicembre 2023 e aprile 2024, il malvivente ha falsificato per ben due volte le autorizzazioni della Motorizzazione di idoneità alla guida, per poter ottenere la patente. In entrambe le situazioni è stato scoperto e denunciato dai carabinieri di Fiumefreddo.
Alla luce di quanto accertato dai militari dell’Arma, ovvero la ripetuta inosservanza delle prescrizioni imposte e la proclività alla commissione di reati, il Magistrato di Sorveglianza ha valutato la perdurante e rilevante accentuazione della pericolosità sociale dell’interessato.
Pertanto, è stata disposta la sostituzione della misura non detentiva con la misura di sicurezza detentiva dell’assegnazione alla casa lavoro di Barcellona Pozzo di Gotto.
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