CATANIA – Assistenza a disabili, senzatetto e anziani e mancanza, per questi ultimi, di centri territoriali per i servizi sociali e di aggregazione. Sono questi i temi trattati durante la seduta di questa mattina nella sede della III municipalità di Catania alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali del Comune etneo, Giuseppe Lombardo.
L’incontro è cominciato con un discorso dell’assessore sul suo insediamento, sull’assistenza ai disabili e sulla prevenzione della dispersione scolastica. In seguito la parola è passata al presidente della circoscrizione Paolo Ferrara, che ha parlato dell’assenza di centri territoriali per i servizi sociali in zona, tenendo conto, come sottolineato in seguito dal consigliere Salvo Rapisarda, che il quartiere è quello con più alta densità di gente anziana a Catania.
Subito dopo ha preso parola Gionathan Grasso, che ha puntualizzato come servirebbero un censimento e la nomina di un garante per le persone bisognose, anche perché i Comuni hanno avuto un finanziamento dalla Regione Siciliana per disabili, che Catania non ha ancora utilizzato.
Infine è toccato a Gianfranco Riolo e Diego Strano. Il primo ha denunciato il blocco della graduatoria degli assistiti, malgrado i decessi e la chiusura di un centro di aggregazione al Tondo Gioeni durante la sindacatura precedente. Il secondo ha parlato di quanto è stato fatto dalla Croce Rossa per i senzatetto con la tendopoli di piazza della Repubblica.
Dopo i problemi sollevati dai consiglieri, l’assessore Lombardo ha dato le sue risposte, affermando in primis come il servizio diurno per anziani sia stato sospeso lo scorso 30 novembre a causa del dissesto. Nello stesso tempo però le iniziative sono in cantiere e parliamo dell’istituzione di un pulmino per l’organizzazione di gite per persone della terza età e del recupero degli immobili di proprietà del Comune, che arrivano anche fino alla Piana di Catania, e di quelli confiscati alla mafia.
Per il censimento dei dati si sta preparando una piattaforma informatica, finalizzata anche alla razionalizzazione delle risorse economiche. Lo stesso assessore afferma: “Il censimento riguarda essenzialmente gli assistiti, in modo particolare i disabili, sui quali già c’è un lavoro importante che stiamo portando avanti grazie a un dialogo con le associazioni rappresentative della categoria”.
“Questo – prosegue – al fine di avviare una serie di progetti personalizzati sui disabili che ci consentono di profilare meglio i bisogni e di dare le risposte adeguate. Per il resto stiamo portando avanti dei servizi che riteniamo obbligatori per legge. A causa della carenza di risorse finanziarie, abbiamo solo un centro di aggregazione per anziani. Nel più breve tempo possibile si deve consentire la riapertura dei centri diurni e ampliare l’offerta per loro. Per arrivare a questo mancano i soli e stiamo facendo di tutto per attingere dalle risorse finanziarie extracomunali. Per l’assistenza domiciliare anziani ci stiamo affidando ai fondi Pac per 400 persone”.