Assenteismo ad Acireale: scattano i primi licenziamenti

Assenteismo ad Acireale: scattano i primi licenziamenti

ACIREALE – Nuovi risvolti nell’operazione Ghostbuster, in cui sono indagati numerosi impiegati del Comune di Acireale, accusati di assenteismo. L’ultimo provvedimento prevede il licenziamento di 15 dipendenti, che, in un primo momento erano stati raggiunti da diverse misure cautelari: tre agli arresti domiciliari e 12 con obbligo di firma. 

Tuttavia, questa decisione, così come altre che potrebbero essere prese nei confronti di altri quarantasette indagati, potrebbe cambiare. Sembra, infatti, che alcuni filmati non siano stati visionati dalla commissione disciplinare. Il che vuol dire che i licenziati potrebbero fare appello al Tribunale del Lavoro: la legge prevede che nei casi in cui sia difficile accertare i fatti accaduti i dipendenti possono essere reintegrati. 

In questo caso, quindi, il Comune di Acireale subirebbe non solo il danno, ma anche la beffa. Non solo, infatti, avrebbe pagato dei lavoratori che non prestavano servizio, ma sarebbe anche costretto a riassumerli.

Eppure i fatti sono stati resi noti in modo ufficiale e con la testimonianza delle immagini lo scorso 12 febbraio, dopo un lavoro minuzioso e difficile di quasi un anno da parte delle forze dell’ordine. Attraverso questa documentazione, nei fascicoli della procura sono stati inseriti ben 62 nomi di impiegati comunali.

La battaglia, dunque, sembra essere solo agli inizi.