CATANIA – Nuovo colpo di scena nell’indagine che ha colpito nei giorni scorsi Antonello Montante, ex presidente di Confindustria arrestato per aver orchestrato un sistema di corruzione contro la pubblica amministrazione e per accesso abusivo a sistema informatico.
Come riportato da “LiveSicilia”, dopo le dimissioni di Maria Grazia Brandara dalla carica di commissario del Comune di Licata, nell’agrigentino, ieri pomeriggio è stato perquisito lo studio dell’avvocato Antonio Fiumefreddo, ex presidente di Riscossione Sicilia.
Il suo coinvolgimento scaturisce dal fatto che lui era tra le persone “vicine” a Montante: quest’ultimo, infatti, era assistito legalmente dall’avvocato Fiumefreddo, e di questo ne sono una conferma alcune registrazioni risalenti al 2015. Fiumefreddo non sarebbe comunque tra gli indagati.
Intanto sul suo profilo Facebook, l’ex numero uno di Riscossione Sicilia, precisa la sua estraneità e racconta quanto accaduto: «Confermo la notizia data correttamente da Livesicilia. Ieri pomeriggio è stata effettuata una perquisizione del mio studio professionale e della mia residenza. L’attività è stata coordinata da un magistrato della Procura distrettuale della Repubblica di Caltanissetta e alla presenza di un delegato dell’Ordine degli avvocati. Le operazioni si inquadrano nell’ambito dell’indagine condotta dall’Ufficio nisseno e sono state effettuate con esemplare professionalità dagli uomini della Squadra Mobile di Caltanissetta. Chiarisco che non sono indagato. Ho messo a disposizione degli inquirenti tutto ciò che potrà essere utile all’accertamento dei fatti oggetto dell’indagine. Si tratta di attività dovute quando occorre accertare determinati fatti ed è doveroso offrire ogni contributo utile alla ricostruzione della verità».