Arresti domiciliari per il professore Barbagallo. Soddisfatto l’avvocato Lipera: “Un plauso al magistrato per la sua decisione”

CATANIA – Ieri sera il professore Barbagallo, insegnante 80enne di lingua francese, catanese, in pensione e gravemente malato, è stato arrestato e condotto al carcere Piazza Lanza, su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal sostituto procuratore generale di Catania, la dottoressa Concetta Ledda, per espiare una condanna definitiva di sei mesi di reclusione. L’uomo è accusato di stalking nei confronti della ex moglie, reato commesso nel 2010.

Stamattina, all’apertura delle cancellerie, il difensore dell’anziano professore, l’avvocato Giuseppe Lipera, ha depositato sia alla Procura Generale, sia al magistrato di sorveglianza di Catania, un’istanza di immediata revoca dell’ordine di esecuzione, chiedendo di sospendere l’esecuzione della pena per assoluta incompatibilità dell’accusato con il regime carcerario, vista l’età avanzata del professore. Entrambe le autorità, poche ore dopo, hanno rivelato l’esito dell’istanza del difensore.

Se, da un lato la dottoressa Concetta Ledda ha rifiutato la richiesta dell’avvocato Lipera, ritenendo che «nessun rilievo assume l’età del condannato riguardo alla possibilità da parte del pubblico ministero di sospendere l’ordine di esecuzione»; dall’altro il magistrato di sorveglianza di Catania, la dottoressa Gaetana Bernabò Distefano, ha accolto l’istanza avanzata dal legale.

Il Magistrato di Sorveglianza, «in considerazione dell’età avanzata, della condanna a una pena modesta, della tipologia del reato, della risalenza nel tempo dei fatti e dei precedenti del soggetto», ha concesso al professore Barbagallo gli arresti domiciliari.

L’avvocato difensore si è dichiarato soddisfatto dell’esito della richiesta, con la seguente dichiarazione: «Un plauso al magistrato di sorveglianza. Fortunatamente abbiamo trovato un giudice che, intuendo l’assurdità e la gravità della situazione, ha avuto il coraggio di compiere, in brevissimo tempo, un vero e proprio atto di giustizia senza attendere le lungaggini burocratiche della giustizia italiana».

Poche ore fa il professore 80enne ha lasciato il carcere di Piazza Lanza e ha raggiunto la sua abitazione, dove sconterà la pena assegnatali.

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