RAMACCA – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Palagonia hanno
arrestato in flagranza un 47enne del posto, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, nonché interruzione di pubblico servizio.
Al riguardo, nella serata inoltrata, la pattuglia di militari dell’Aliquota Radiomobile, impegnati in un servizio coordinato a largo raggio volto al contrasto dell’illegalità diffusa nel territorio del comune di Ramacca, non hanno potuto fare a meno di notare il forsennato incedere di una autovettura, il cui conducente, incurante dei potenziali rischi per i pedoni e gli altri utenti della strada, aveva svoltato a gran velocità per immettersi dalla via Nazario Sauro nel viale Libertà. La pattuglia, postasi all’inseguimento, è quindi riuscita immediatamente a bloccare il mezzo per controllarne l’autista, che con loro sorpresa, indossava una tuta da soccorritore del 118.
Immediatamente l’uomo, alle domande dei carabinieri, ha manifestato quei caratteristici atteggiamenti che evidenziano un’eccessiva ed immotivata tensione nervosa, giustificando la propria condotta col fatto di doversi immediatamente recare al posto 118 di Ramacca, sottolineando di essere l’unico autista dell’ambulanza.
Tuttavia i militari, insospettitisi dall’atteggiamento dell’uomo, hanno comunque effettuato una verifica più approfondita sullo stesso e sul suo veicolo, attività questa che ha subito fornito ampia motivazione alla fretta manifestata poco prima dal 47enne. Nascosto infatti proprio dietro la leva del cambio, è stato trovato un coltello con punta acuminata di 15 centimetri, ma non solo. All’occhio attento dei carabinieri, infatti, non è sfuggito che la cuffia in gomma della stessa leva appariva manomessa e non perfettamente collocata nella propria sede, quindi, dopo averla smontata, hanno rinvenuto un involucro di cellophane contenente ben 37 dosi di cocaina.
Le successive verifiche hanno permesso di accertare che il mezzo sul quale viaggiava l’uomo, intestato alla moglie, è risultato privo della copertura assicurativa obbligatoria. È poi emersa una ulteriore circostanza ad aggravare il quadro indiziario: al momento del controllo, difatti, il presunto autore delle condotte illecite risultava impiegato in turno al servizio “118”, vanificando, in tal modo, la possibilità di attivazione del sistema di Pronto Soccorso in caso di necessità.
L’uomo è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto applicando la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria da eseguirsi nei carabinieri competenti per territorio.
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