Cronaca

Armi e droga, arrestati un uomo e una donna in via Vagliasindi a Catania

CATANIA – La Compagnia di Catania Piazza Dante dei carabinieri ha arrestato in flagranza un uomo di 27 anni e una donna di 36 anni, entrambi pregiudicati e residenti a Catania, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso. Inoltre, la donna è stata denunciata per il possesso di armi o oggetti atti ad offendere.

Durante un servizio di pattugliamento del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati, i carabinieri del Nucleo Operativo hanno incontrato la coppia a bordo di una Smart in via G. Vagliasindi, già conosciuta per precedenti penali. I militari hanno deciso di monitorarli e li hanno osservati parcheggiare l’auto e rimanere all’interno come se aspettassero qualcuno.

I carabinieri hanno deciso di avvicinarsi e durante la perquisizione hanno sentito un giovane che si trovava nelle vicinanze dare l’allarme e scappare. La perquisizione ha portato alla scoperta di 18 dosi di marijuana già confezionate per la vendita al dettaglio, che l’uomo nascondeva nelle tasche dei pantaloni, 65 grammi della stessa sostanza stupefacente e 110 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio. La donna è stata trovata in possesso di una dose di marijuana e di un coltello a serramanico con lama a punta.

I due sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre la donna ha l’obbligo di presentarsi alla Polizia Giudiziaria.

 

Recente operazione antidroga a Catania

Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’operazione Slot Machine, le forze della Guardia di Finanza etnea hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. di Catania nei confronti di 21 persone nelle province di Catania, Siracusa, Trapani e Palermo, sospettate di far parte di un’associazione criminale di stampo mafioso. Le accuse includono traffico di droghe, riciclaggio e reimpiego di denaro illecito, trasferimento fraudolento di valori e detenzione di munizioni. Le indagini, durate circa due anni, hanno permesso di ricostruire l’operatività dell’associazione criminale, diretta da quattro fratelli, che avrebbero gestito un rilevante traffico di droghe tra il 2018 e il 2020, come “grossisti” per altri individui impegnati nell’approvvigionamento delle piazze di spaccio locali. Questa associazione criminale aveva relazioni con il clan “Cappello-Bonaccorsi”, e si sarebbe avvalsa del potere criminale di un esponente di detto clan per risolvere le controversie relative al traffico di droga, ottenere i pagamenti dovuti e garantirsi la copertura necessaria per mantenere i traffici illegali. Le forze dell’ordine hanno sequestrato 11 attività commerciali, 13 beni immobili e 50 rapporti finanziari e hanno coinvolto oltre 140 finanzieri, oltre a diverse forze dell’ordine.

Redazione

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