Armi e droga dall’Albania all’Italia, chiusa inchiesta: indagato anche cugino ex ministro albanese

CATANIA – A distanza di due mesi, le indagini sembrano aver trovato il loro epilogo. 

La Procura di Catania, infatti, ha chiuso il fascicolo riguardante l’operazione “Rosa dei venti” e che ha interessato un vasto giro di affari legato al commercio di droga tra l’Albania e la Sicilia. Un giro d’affari di oltre 20 milioni di euro.

Tra i quindici indagati ci sarebbe Moisi Habilaj, cugino dell’ex ministro dell’Interno albanese, Saimir Tahiri. A seguito delle indagini, lo scorso 19 ottobre, la Procura albanese ne aveva chiesto l’arresto: domanda respinta dal Parlamento.

Negli ultimi anni, tra la Sicilia e l’Albania si è registrato un traffico di oltre 3.500 chilogrammi di marijuana. Non solo, perché nelle trattative erano incluse anche armi e munizioni.

Droga e armi erano destinate alle città di Catania, Ragusa e Siracusa.