CATANIA – Ha aperto oggi lo store Primark a Catania e tra code e lamentele si possono già tirare le prime somme: non è stata di certo una sorpresa vedere un’interminabile fila di fronte al negozio, ma, nonostante questo, lo sgomento è arrivato comunque.
Per comprendere al meglio tutto il contesto, bisognerebbe analizzarlo sotto diversi punti di vista. Primo tra questi è certamente quello del Coronavirus.
Da molte settimane la Provincia di Catania tiene alto il suo “record” personale di città con il maggior numero di contagi in tutta la Sicilia e questo dovrebbe già far riflettere sul grave rischio che si corre ammassando insieme centinaia e centinaia di persone (anche se in mascherina, per ovvi motivi non è stato possibile per i potenziali acquirenti mantenere le distanze di sicurezza richieste).
Infatti, nonostante il negozio avesse previsto l’affluenza e lo staff fosse già stato preparato agli ingressi contingentati e ai numeri da rispettare in quanto capienza massima dello store, tutte le foto e i video che hanno ritratto le prime ore dall’apertura di Primark hanno fatto ben comprendere quanto le azioni intraprese per la sicurezza siano state fallaci.
Tra i rischi, infatti, c’è proprio quello che la città – se non l’intera Regione – rimanga chiusa, blindata, per il periodo natalizio. A cosa sarà servito acquistare a basso costo i regali di Natale, se non potremo scambiarli con i nostri affetti?
Come già è stato descritto in precedenza, non solo il fattore Coronavirus è quello da analizzare, ma anche un altro punto è di vitale importanza per comprendere quali dinamiche si nascondono dietro l’enorme affluenza del nostro centro commerciale di Misterbianco, nello specifico proprio di fronte (o più lontano per chi, come denunciato alla nostra Redazione, si trovava dietro a ben 370 persone) alle porte di Primark: fare le cose in grande, questo è il punto.
Lo abbiamo visto in moltissime occasioni, tra le più recenti il caso della lunghissima fila di gente in attesa sotto il sole in via Etnea per l’apertura di Miniso.
Se fatta bene, la pubblicità funziona e porta a questi risultati. Inutile dire che è tra gli obiettivi dello store e dell’intera catena quello di portare la clientela ad acquistare il più possibile, in primis però a farle raggiungere il negozio. Da qui prendono vita le campagne, i countdown sui social, che animano inevitabilmente quella continua voglia di nuovo, di “cool”. Di origine irlandese, Primark è una meta ambita in America e in molti altri Paesi, dunque la quasi assenza della catena in Italia (a parte qualche negozio al Nord) si è fatta sentire particolarmente.
Quello di questa mattina è stato un momento memorabile un po’ per tutti: per la Sicilia si tratta del primo store Primark, per Catania conseguentemente è un vanto ospitare l’unica sede al Sud, per la clientela sarà la prima volta all’interno di un negozio che altrimenti non avrebbe frequentato, e infine con la sede di Catania sale a 400 il totale di punti vendita Primark nel mondo.
La grande inaugurazione filmata festosamente dal Centro Commerciale, l’ingresso dei primi della fila emozionati e con i telefoni in mano, gli scatti rubati all’interminabile coda all’ingresso: sono tutti segni di un’apertura in grande stile, dunque ben riuscita, ma a che prezzo?
Aspettandoci ancora file chilometriche per i prossimi giorni, la speranza è che il buonsenso – una volta ogni tanto – la faccia da padrone.
Fonte immagine Andrea Mazzaglia Facebook
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