RAGUSA – I carabinieri del NORM – Sezione Operativa – della Compagnia di Ragusa, a conclusione di un’accurata attività d’indagine, hanno arrestato Carmelo Chessari, 48enne, ragusano, per l’omicidio della madre. Anziana massacrata a mani nude e morta dopo 20 giorni di agonia: arrestato il figlio
Era il 21 aprile 2019 quando la signora, Santa Trovato, 79 anni, è giunta al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II in stato di coma, con emorragia cerebrale e il volto tumefatto. A richiedere l’ausilio del 118 era stato proprio il figlio il quale, non ricevendo alcuna risposta dalla madre, ha allertato i medici. Sin da subito, le condizioni dell’anziana donna sono apparse sospette soprattutto perché il figlio, unico convivente della donna, non ha fornito spiegazione alcuna delle condizioni di salute della madre.
Pertanto, sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato sin da subito preliminari accertamenti per risalire alla dinamica dei fatti. Infatti le lesioni della anziana erano sintomatiche di un’aggressione avvenuta senza l’utilizzo di mezzi contundenti. Effettuato un sopralluogo nell’abitazione, non sono stati rilevati, al di là di un mero disordine, elementi utili per orientare le indagini, quali tracce di sangue o altro e non sono stati trovati nemmeno segni di effrazione che potessero far pensare all’intrusione di persone estranee alla famiglia.
Escludendo tale pista, è apparso alquanto inverosimile che il figlio non riuscisse a fornire una spiegazione plausibile sulle condizioni della donna. Incalzato dalle domande dei carabinieri, infine, lo stesso ha confessato di aver aggredito la madre. Da una prima ricostruzione, la sera del 20 aprile 2019, l’uomo era rimasto accidentalmente chiuso fuori in terrazzo e, nonostante le ripetute richieste di aprire la porta per poter rientrare in casa, la madre non rispondeva, intenta a guardare la televisione. Il 48enne è riuscito a forzare la porta e a entrare in casa e in quel momento, in preda ad un raptus, si è scagliato contro la madre, percuotendola e colpendola più volte alla testa a mani nude.
La donna, come raccontato successivamente dall’arrestato, dopo essersi ripresa dall’aggressione si è messa a letto. Solo l’indomani è stata trovata dal figlio in stato di coma. I medici intervenuti hanno riferito sin da subito che le condizioni della donna erano talmente gravi da non poter sciogliere la prognosi, dovendosi anzi disporre un immediato trasferimento in una struttura ospedaliera di Catania poiché in pericolo di vita, rischiando, in caso di ripresa, di rimanere in uno stato di inabilità totale.
In effetti la donna è stata ricoverata all’ospedale Cannizzaro dove ha subito d’urgenza un delicatissimo intervento chirurgico; successivamente è stata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania dove è morta l’11 maggio 2019, senza aver mai ripreso coscienza.
Le indagini dei carabinieri hanno consentito di raccogliere diverse testimonianze che facevano presupporre una ormai consolidata situazione di maltrattamenti cui era costretta l’anziana donna, la quale, probabilmente, per vergogna o per timore di ricevere ulteriori ripercussioni non denunciava le violenze subite dal figlio.
L’esame autoptico eseguito dal medico legale e disposto per accertare le cause del decesso hanno chiarito la plausibile compatibilità causale cronologica tra il grave trauma cranico subito la sera dell’aggressione e lo stato comatoso insorto solo il giorno successivo, dopo un apprezzabile lasso di tempo, avvenuto a causa di una terapia antiaggregante cui era sottoposta la donna, che hanno poi determinato il decesso.
L’arrestato è stato portato nel carcere di Ragusa.
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