Anno nuovo per il corpo dei vigili del fuoco: la speranza è quella di uscire il prima possibile dall’emergenza

Anno nuovo per il corpo dei vigili del fuoco: la speranza è quella di uscire il prima possibile dall’emergenza

CATANIA – Con l’inizio dell’anno nuovo anche all’interno del corpo dei vigili del fuoco le speranze non mancano specialmente dopo gli effetti negativi causati dall’attuale emergenza sanitaria.

Essi si sono fatti sentire sotto molti profili, anche quelli organizzativi, ma lespletamento del vaccino fa pensare positivo, soprattutto in termini di prevenzione del contagio e considerando anche il fatto che la luce si potrà cominciare davvero a vedere subito dopo il mese di marzo.

A dare una conferma è il segretario del sindacato Conapo di Catania, Santo Re, che spiega come l’obiettivo sia uscire il prima possibile dal vortice causato dall’espansione del virus, che ha ridimensionato e non poco i servizi, e come si attenda la somministrazione del vaccino.

“Noi facciamo parte ovviamente della catena dei soccorsi – afferma Re –. La nostra speranza è prima di tutto quella che quest’anno riusciamo a uscire fuori da questa emergenza perchè anche noi abbiamo subito le restrizioni a livello di servizio, in quanto limitiamo gli spostamenti e stiamo all’interno delle caserme con le dovute distanze e precauzioni. Prossimamente anche da noi inizierà la campagna vaccinale e saremo quindi sottoposti. Io sono fiducioso sul fatto che il vaccino qualcosa di positivo la porterà e bisogna capire bene di cosa si tratta e cosa potrebbe comportare. Gli altri vaccini sono partiti da una base che già conosciamo bene e anche per questo sono positivo. Il soccorso sarà sempre garantito e siamo coscienti che il problema c’è. Stiamo sempre attenti cercando di non tralasciare nulla, anche perché ci sono situazioni imprevedibili negli interventi. Dopo l’estate penso che il problema sarà arginato e potremo tornare alla vita normale. Le distanze ci fanno capire che è cambiato qualcosa, ma speriamo che ci sarà un ritorno alla normalità. La mancanza dell’apertura delle nuove sedi distaccate si è fatta sentire e si cerca di evitare la promiscuità ed evitare i contagi, che comunque finora sono stati limitati a eventi sporadici”.

Immagine di repertorio