“Andavamo molto forte, poi il panico e le urla”: il dramma del Baltour

“Andavamo molto forte, poi il panico e le urla”: il dramma del Baltour

VILLA SAN GIOVANNI – Un viaggio di ritorno che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia in un solo attimo.

Lo sa Aleksandra (nome fittizio utilizzato per ragioni di privacy), che si trovava all’interno dell’autobus Baltour che, nelle prime ore di questa mattina, sulla tratta Urbino-Catania, si è ribaltato sull’asfalto.

Non sembrerebbe esserci nessun ferito grave, ma la paura di chi ha vissuto quel momento, resta. E non è un caso, infatti, la voce un po’ stordita con cui la donna ci racconta quanto accaduto: Non è semplice spiegare, anche perché gran parte delle persone presenti dentro, come me, dormivano. Il pullman era pieno, non ci siamo resi conto subito di cosa fosse successo: so solo che andavamo molto veloce”.

Quello che è emerso, è che l’autobus viaggiava a passo spedito, molto più veloce rispetto al normale: “Inizialmente non mi sono accorta della velocità, ma quando mi sono svegliata ho capito che stavamo andando troppo forte e ho notato che stava succedendo qualcosa: ho preso definitivamente coscienza quando ho iniziato a sentire le urla. Credo che l”andatura’ spedita possa essere l’unica ragione per cui un pullman si possa ribaltare all’altezza di una curva. Non si capovolge un mezzo pesante con questa facilità”.

Il Baltour sarebbe arrivato a Villa San Giovanni verso le 5,30, circa due ore prima dell’orario previsto. Non solo l’incidente, ma anche altri disagi durante il tragitto: “Oltre all’orario, non abbiamo fatto le tre soste di routine, ma soltanto due”. La donna viaggiava insieme con il figlio, le loro condizioni sono stabili: “Io sto bene – dice Aleksandra -, così come mio figlio. Siamo fortunati, l’importante è non esserci fatti male”.

Non è ancora certo se verranno presi provvedimenti da parte dei passeggeri che hanno vissuto questo dramma: “Ne parleremo insieme, ma quello che è certo è che, prima o poi, si saprà da parte dell’agenzia o del conducente stesso cosa sia successo. Magari lui andava veramente troppo veloce o dormiva, non lo sappiamo. Ma, capiremo presto come muoverci “.