CATANIA – Proseguono i controlli settimanali della Polizia di Stato contro le corse clandestine e la macellazione illegale. Durante un’ispezione condotta dalla Squadra a Cavallo della Questura di Catania, insieme ai veterinari del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari dell’Asp di Catania, è stato scoperto un caso di grave maltrattamento animale.
In una stalla abusiva situata in via Castromarino, nel cuore di Catania, gli agenti hanno trovato un cavallo detenuto in condizioni igienico-sanitarie drammatiche: sporcizia diffusa, mancanza di acqua e cibo, assenza di aerazione e uno stato evidente di sofferenza fisica.
L’animale, inoltre, non era mai stato sottoposto ai controlli sanitari obbligatori, come quello per l’anemia infettiva, e il proprietario non possedeva le necessarie autorizzazioni per la detenzione di equidi.
A seguito delle verifiche, un catanese di 50 anni è stato denunciato per malgoverno di animali e il cavallo è stato sequestrato e affidato in custodia giudiziale. Contestate anche sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 4.500 euro.
Furto di energia elettrica: scatta una seconda denuncia
Durante l’ispezione, i poliziotti hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica. L’uomo è stato dunque denunciato anche per furto di energia elettrica, oltre che per il malgoverno di animali.
Il contatore elettrico è stato sequestrato con l’intervento di personale specializzato dell’Enel. Si precisa che nei confronti dell’indagato vige la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.
Vincolo sanitario in un allevamento a Vaccarizzo
L’attività di controllo è poi proseguita in un allevamento nella zona di Contrada Vaccarizzo. Qui, gli agenti hanno trovato due cavalli privi di microchip e sprovvisti dei controlli sanitari previsti. Anche la struttura risultava priva delle autorizzazioni sanitarie obbligatorie.
Accertate le irregolarità, il Servizio Veterinari ha disposto il sequestro sanitario degli animali presenti, tra cui due pecore e cinque maiali. Contestualmente sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 14mila euro.