CATANIA – “Il presidente Lungaro scarica le colpe sugli autisti e li lascia in balia della rabbia dell’utenza”. A parlare è un infervorato Giovanni Lo Schiavo, presidente della Fast Confsal, sindacato in lotta con l’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania a causa degli stipendi arretrati e il rischio di licenziamento di molti dipendenti.
“Inaccettabili le dichiarazioni del presidente Lungaro! Ci spiace che una persona del Suo spessore con ruoli di responsabilità manageriali cosi importanti, invece di smorzare i toni della polemica, in un momento così delicato per la sopravvivenza dell’Amt/S.p.A., inasprisca ancor di più gli animi degli autisti, già esasperati per mille problemi che, come lui stesso sa, vanno dalla parziale e non puntuale retribuzione, al mancato versamento delle somme trattenute dai ruoli paga ed arbitrariamente non versate agli Istituti Finanziari, al Fondo di previdenza complementare, all’ANDSAI, ecc. ecc.”.
Una rabbia che non si ferma qui, perché Lo Schiavo prosegue nelle sue osservazioni: “È inammissibile e non siamo disponibili come sindacato ad accettare il fatto che la totale disfunzione del trasporto pubblico urbano a Catania possa addebitarsi agli autisti che devono subire il linciaggio dei cittadini esasperati e stanchi di aspettare per ore ed ore gli autobus di città nelle fermate. Il presidente Lungaro, forse, disconosce il fatto che malgrado lo stress perenne e costante accumulato dagli autisti durante la guida di vetture non degne di tale nome, al limite delle norme di sicurezza, sprovviste di ‘pedane per i disabili’, aiutano gli stessi a salire sull’autobus e dare loro la possibilità di spostarsi da un punto a un altro della città. Per onestà intellettuale, il presidente Lungaro dovrebbe invece assumersi la responsabilità che gli compete, per aver portato insieme al Socio Unico e a tutta la classe politica locale e regionale, l’Azienda al prefallimento, e di aver contribuito a dilapidare un patrimonio di ‘maestranze’ che con tanti sacrifici fatti nel tempo, hanno reso grande e tenuto in vita l’AMT”.
Alla luce di questi fatti, il presidente del sindacato vede solo una soluzione affinché il numero uno dell’Amt possa salvare la faccia, ovvero le dimissioni: “Per tutte queste considerazioni riteniamo che il presidente Lungaro dovrebbe avere uno scatto di orgoglio, presentarsi come dimissionario davanti al sindaco e dichiarare il proprio fallimento e di tutto il Consiglio di Amministrazione per non aver minimamente contribuito nell’arco di questi anni a risolvere la grave crisi di liquidità e strutturale dell’Amt, a scapito dei lavoratori dipendenti e della cittadinanza catanese”.