CATANIA – Le elezioni amministrative a Catania, previste per il 28 e 29 maggio 2023, si avvicinano. Giuseppe Ragusa, giovane catanese di 29 anni del Movimento Cinquestelle, annuncia la sua corsa al consiglio comunale.
Giorno 4 marzo, alle ore 17, inaugurerà il nuovo Centro Attività Catania in via Galermo 212. Uno spazio interamente dedicato ai cittadini che vogliono denunciare le ingiustizie sociali a cui sono quotidianamente sottoposti, discutere insieme delle criticità del territorio e fornire preziosi spunti per risolverle.
“La politica deve smettere di occuparsi di se stessa e di rimanere chiusa dentro i palazzi e deve tornare al suo primario obiettivo: farsi portavoce delle esigenze concrete dei cittadini – spiega Giuseppe Ragusa -. La nostra città, ormai in ginocchio, non può più rimanere abbandonata a se stessa. Per questo aspetto tutti i catanesi all’inaugurazione del Centro Attività Catania“.
Sicurezza, lavoro, decoro e inclusione sociale sono i punti cardine del programma politico di Giuseppe Ragusa.
“Tra pandemia e crisi economica sono tantissimi i catanesi che hanno perso il lavoro o che hanno dovuto chiudere le attività che con sacrificio erano riusciti a costruire – continua -, così come sono tantissimi i giovani che, per vedere premiate le loro competenze, hanno deciso di abbandonare la città e tentare fortuna altrove. L’attuale classe dirigente non si è rivelata in grado né di supportare i cittadini in difficoltà, né di migliorare le condizioni socio-economiche del territorio, affinché si creasse un terreno fertile per le attività imprenditoriali“.
I Comuni, soprattutto delle Città Metropolitane come Catania, avrebbero potuto fare molto e avranno ancora l’opportunità di farlo, se saranno capaci di dotarsi di personale qualificato e di amministrare adeguatamente le risorse disponibili.
“Trasporto pubblico, pulizia e manutenzione delle strade, smaltimento dei rifiuti e organizzazione di molte attività scolastiche, come i servizi mensa e le attività formative pomeridiane, sono alcune delle tante facoltà dei Comuni – aggiunge -. Nel 2023 non è più possibile assistere a continui incidenti mortali perché gli amministratori della città non sono in grado di effettuare la dovuta manutenzione delle strade, né è possibile restituire a cittadini e turisti la visione di intere vie sepolte dai rifiuti urbani, con un enorme danno all’immagine della nostra città e pericolosi rischi per la salute“.
Ma la salute dei cittadini passa anche per le opportunità di autodeterminazione e di socializzazione di chi vive nella città dell’elefante.
“I risultati ottenuti dai singoli non sempre sono il frutto della loro mancanza di volontà – spiega ancora -. Penso a tutti quei minori che, pur avendo un età in cui la frequenza scolastica è obbligatoria, non hanno la possibilità di andare a scuola, dimostrando l’inefficienza del sistema dei servizi sociali nel garantire il diritto all’istruzione”.
“Penso ai genitori che non possono andare a lavorare, perché gli asili nido pubblici non accolgono i loro figli e perché i nostri istituti, a differenza di quanto accade al Nord, non offrono ancora la mensa scolastica e l’orario prolungato. E penso ancora a tutti quei bambini e ragazzi che avrebbero diritto, come tutti gli altri, a essere seguiti nell’acquisizione delle competenze e a fare attività sportive e ludiche, ma ai quali il reddito dei genitori non lo consente”, prosegue.
“Il nostro sforzo dev’essere oggi quello di supportare i più deboli e offrire a tutti, indipendentemente dalla propria situazione economica, la possibilità di formarsi, emanciparsi dal proprio contesto e avere una vita sociale soddisfacente, sana“, aggiunge.
Per cambiare effettivamente le cose serve lo sforzo di tutti. Il candidato si appella allora ai catanesi di buona volontà: “L’unione fa la forza, prima, dopo e durante il voto”.
“Se i cittadini mi daranno l’occasione di sedere al consiglio comunale, la mia passione e la mia determinazione per il riscatto della città dovranno aggiungersi al contributo di tutti – conclude Giuseppe Ragusa -. Smettiamo di concepire la politica come una ‘delega’ della risoluzione dei problemi dei cittadini ai ‘politici per professione’, rimanendo a guardare impotenti il declino della città”.
“Cominciamo a fare, insieme, riprendendoci il nostro spazio e discutendo in prima persona sul da farsi. Io ho già preparato il posto; vi aspetto al Centro Attività Catania di via Galermo 212, sabato 4 marzo alle ore 17, non mancate!“, ribadisce.
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