CATANIA – È stato condannato a 30 anni di carcere Agatino Scalisi, il secondo barelliere imputato nel caso “Ambulanza della morte” e accusato del decesso di una donna, Maria Giardina.
La pena è la stessa che era stata avanzata a inizio ottobre dal pubblico ministero. La decisione è stata assunta dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Catania al termine del processo che si è celebrato con rito abbreviato.
Il Giudice ha accolto anche le richieste presentate dalle parti civili. Si tratta di Orazio Arena e dei figli Giuseppe e Luca, titolari dell’omonima agenzia funebre, l’associazione antiracket e antiusura “Libera Impresa”, il Comune di Biancavilla, il Codacons, l’associazione Art. 32-97-Aima e l’Asp di Catania.
A maggio 2021 l’inchiesta è già costata l’ergastolo a Davide Garofalo per almeno 3 delitti avvenuti nell’ambulanza privata, iniettando aria nelle vene di malati terminali dimessi, per far accaparrare il servizio funebre all’agenzia in cambio di 200 euro.
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