“Ambulanza della morte”, chiesti 30 anni di carcere per Agatino Scalisi: è accusato di omicidio ed estorsione

CATANIA – Il pubblico ministero ha chiesto 30 anni di carcere per uno dei tre barellieri imputati del caso “Ambulanza della morte”: si tratta di Agatino Scalisi, attualmente in stato di libertà, accusato dell’omicidio di una donna, Maria Giardina, e di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni della famiglia Arena, titolare di un’agenzia di pompe funebri.

A maggio l’inchiesta è già costata l’ergastolo a Davide Garofalo per almeno 3 delitti avvenuti nell’ambulanza privata, iniettando aria nelle vene di malati terminali dimessi, per far accaparrare il servizio funebre all’agenzia in cambio di 200 euro.

Anche per lui il pubblico ministero aveva chiesto 30 anni, ma il giudice è stato più severo. Il terzo imputato è Marco Donzì, per cui si procede a parte.

Si deve al biancavillese Luca Arena, 29 anni, uno dei due fratelli testimoni di giustizia che in passato gestivano una agenzia di pompe funebri, al suo coraggio e alla sua tenacia, la denuncia della cosiddetta “Ambulanza della morte“.

Foto di repertorio