Allarme incendi in periferia, Tomarchio: “Un prezzo enorme per la vivibilità”

CATANIA – L’allarme incendi in Sicilia e soprattutto a Catania continua a farsi sentire, specialmente nelle zone più periferiche. 

A questo proposito il presidente della Commissione al Patrimonio Salvatore Tomarchio denuncia soprattutto le conseguenze che si vengono a creare subito dopo la propagazione delle fiamme, invitando l’amministrazione comunale a intervenire immediatamente, dopo che lo scorso mese di giugno è stata creata una mappatura delle zone maggiormente a rischio in tutto il territorio.

“L’ho denunciato in passato e lo denuncio ancora oggi: senza interventi di prevenzione e lavori di manutenzione straordinaria Catania per l’intera estate pagherà un prezzo enorme in termini di vivibilità e sicurezza – puntualizza Tomarchio -. Dopo San Giovanni Galermo, la zona industriale e Trappeto Nord stavolta le fiamme hanno colpito Librino. Un’area invasa dalle erbacce a pochi passi dal commissariato di polizia, dall’aeroporto di Catania e da centinaia di abitazioni. A rischio, quindi, sono state le famiglie del viale Castagnola e di via Gelso Bianco. Fortunatamente l’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che le fiamme si propagassero ancora. Il problema comunque resta. Chiedo immediatamente al sindaco Bianco una conferenza dei servizi, a cui far partecipare tutti i soggetti interessati, per stilare un programma di lavoro da eseguire nel breve, medio e lungo periodo. Già a giugno la commissione al Patrimonio ha preparato una mappatura delle zone maggiormente a rischio in tutto il territorio di Catania. Dalle parole adesso bisogna passare ai fatti prima che sia troppo tardi. I vigili del fuoco non riescono a rispondere in modo tempestivo alle emergenze che, a centinaia, arrivano ai loro centralini. Se a questo aggiungiamo la loro carenza di personale ed i loro mezzi ormai vetusti ecco che il quadro che ne viene fuori si fa preoccupante. Strade bloccate, abitanti impauriti, vigili del fuoco al lavoro e nuvole di fumo nero a pochi passi dalle abitazioni è una situazione che si ripeterà più volte nel futuro se non si prendono gli opportuni provvedimenti. Con le poche ricorse, in termini di uomini e mezzi, che abbiamo a disposizione non ci possiamo permettere di operare senza un’azione ben coordinata. Il forte caldo, i terreni abbandonati, le aree piene di sterpaglie sono una miscela pericolosa con fuoco e fiamme che si sviluppano a ridosso dei palazzi”.