Agricoltura, prevenzione caporalato e lavoro nero: due riunioni alla Prefettura di Catania

Agricoltura, prevenzione caporalato e lavoro nero: due riunioni alla Prefettura di Catania

CATANIA – Due riunioni in videoconferenza si sono svolte alla Prefettura di Catania, dedicate l’una alla prevenzione del caporalato e del lavoro nero e l’altra alla pianificazione dei servizi interforze di vigilanza e controllo a tutela della produzione agricola e del lavoro legale.

Alla prima, indetta dal Prefetto, hanno partecipato il Direttore provinciale INPS, il Direttore provinciale INAIL, il Responsabile del Centro per l’Impiego, dell’Ispettorato del lavoro e i Rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e di quelle Datoriali del Settore agricolo.

Nell’incontro, è stato esaminato il Piano interministeriale triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato 2020-2022 ed è stata definita la costituzione presso la locale Sede INPS dell’Organismo territoriale della “Rete del lavoro agricolo di qualità”, quale condizione preliminare per l’attuazione delle iniziative di prevenzione previste dalla stessa pianificazione. In tale ottica è stata richiesta la collaborazione delle Associazioni di categoria ai fini di sensibilizzare gli imprenditori agricoli all’inserimento in tale “Rete”. Le stesse unitamente alle Organizzazioni sindacali hanno assicurato la massima disponibilità a fornire ogni utile contributo alla realizzazione delle azioni previste dal Piano in argomento.

La seconda è stata una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni delle zone di produzione agricola delle aree rurali del territorio metropolitano, nonché i rappresentanti della Città Metropolitana e del Comune Capoluogo.

All’incontro sono intervenuti il Questore, i Comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza, il Dirigente del Compartimento e della Sezione Polizia Stradale e il Responsabile Ripartimentale delle Foreste. La riunione fa seguito agli incontri svoltisi precedentemente allo scopo di avviare e mettere a sistema un’attività di complessiva implementazione dei servizi interforze di controllo del territorio rurale, a tutela sia delle iniziative di produzione agricola, sia a salvaguardia del lavoro legale con conseguenti iniziative di prevenzione e contrasto del caporalato, delle intermediazioni illegali di manodopera e del lavoro nero.

Nell’occasione sono stati esaminati i risultati conseguiti a seguito di azioni di prevenzione e contrasto degli atti criminosi nelle aree agricole ed è stato espresso dai sindaci apprezzamento per le iniziative poste in essere, rilevando la continuità dell’impegno di vigilanza e controllo del territorio, pur in un contesto di criticità determinata dall’attuale situazione di emergenza sanitaria.

In tale ambito, vengono riproposti, anche per l’anno in corso, i moduli organizzativi interforze di controllo e vigilanza delle aree rurali, in particolare di quelle vocate alla produzione agricola, con l’intervento della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, delle Polizie Locali dei Comuni interessati, del Corpo Forestale della Regione, della Polizia Stradale e della Polizia della Città Metropolitana.

Tali interventi di controllo saranno pianificati in sede di Tavolo tecnico presso la Questura e si avvarranno dell’esperienza già praticata nei periodi precorsi utilizzando la mappatura delle criticità territoriali degli snodi viari e delle zone rilevanti ove concentrare in maniera mirata le iniziative di vigilanza.

Per agevolare i compiti delle Forze dell’Ordine, il Prefetto ha altresì richiesto ai sindaci di ulteriormente sensibilizzare alla collaborazione la cittadinanza per la tempestiva segnalazione di attività sospette e per la denuncia degli illeciti perpetrati. E ciò, ha sottolineato il Prefetto, perché “la sicurezza è un patrimonio di tutti a cui ogni cittadino può fornire un contributo”.

È stato altresì segnalata l’opportunità, già approfondita nelle riunioni precedenti, di promuovere in un’ottica di sicurezza partecipata e sussidiaria la realizzazione di sistemi di videosorveglianza soprattutto nelle zone più interne nonché di prevedere l’impiego di Guardie particolari giurate da utilizzare, previa autorizzazione della Prefettura, per il controllo delle aree rurali in stretta collaborazione con le Forze di Polizia territoriali e sotto il coordinamento tecnico della Questura.

È stato, inoltre, precisato che le iniziative di vigilanza e controllo, come nei periodi precedenti, non si limiteranno alle zone di produzione ma si estenderanno anche alla filiera di distribuzione e di vendita del prodotto, al fine di salvaguardare l’economia di mercato e garantire il tracciamento dei prodotti agricoli a tutela dei consumatori.

Immagine di repertorio