Agguati sulle colonnine Sostare, 19 scoppi in un mese. Blasi: “Grave pericolo incolumità cittadini”

Agguati sulle colonnine Sostare, 19 scoppi in un mese. Blasi: “Grave pericolo incolumità cittadini”

CATANIA – Una bomba viene accesa ed esplode su un marchingegno, alto poco più di un metro, che si distrugge. Subito dopo, tutte le monete vengono portate via. È questo il modus operandi dei criminali eseguito per far esplodere le colonnine per l’erogazione dei biglietti della Sostare, l’azienda partecipata del Comune di Catania, che, da oltre dieci anni, gestisce il parcheggio dei mezzi privati lungo le vie della città sugli stalli delle strisce blu, regolandolo a seconda della durata.

I recenti fatti, tra cui quello accaduto nella notte tra martedì e mercoledì in via Lavaggi, hanno fatto scattare l’allarme.

I rischi derivanti da questo atto di inciviltà coinvolgono anche l’incolumità pubblica, in quanto un botto può colpire un’auto parcheggiata a fianco e una persona che si trova dentro di essa. Di questo ci da una conferma il presidente della Sostare Luca Blasi, che parte dai numeri relativi a ciò e precisa come la questione si sia posta sin dall’istituzione dei “parcometri” e come i progetti per una loro messa in sicurezza siano già in cantiere.

Dall’inizio del 2017 allo scorso 26 dicembre – puntualizza Blasi – gli scoppi sono stati 38, dopodiché ne sono saltate in aria altre 19. È un problema di sicurezza, in quanto si possono colpire persone e cose e accadono in zone molto frequentate di notte, ma anche aziendale, perché un parcometro costa 7 mila euro. Vorremmo fare investimenti per installare un sistema di video sorveglianza, argomento di cui ho discusso in una conferenza dei servizi con il capo gabinetto e gli assessori, cominciando dalle zone più a rischio, per poi coprire tutte le altre. Sono esplose quelle senza sigillo di ferro, per le quali stiamo aspettando la gara d’appalto, e stiamo chiedendo di installare dispositivi dal metallo più spesso e resistente”.

L’attività di parcheggiatore abusivo è stata messa a dura prova dall’istituzione di questi macchinari, specialmente dopo l’abbassamento del prezzo del biglietto a un euro per la sosta notturna nelle zone del centro storico. Questo potrebbe far pensare a un aiuto da parte dei vandali al loro amici posteggiatori, ma, secondo il presidente, si tratta di vandalismo puro, in quanto “le esplosioni sono a macchia di leopardo in tutte le zone e vengono fatte da chiunque, principalmente per prendere quei 40 euro. Potrebbero farlo anche per venire incontro al parcheggiatore abusivo, ma è una cosa rara.”

I “raid” alle macchinette avvengono soprattutto nel periodo di Capodanno, data la vendita più alta di materiale esplosivo, in concomitanza con le feste“Il periodo di maggior frequenza di questi atti – prosegue Blasi – va da Natale a S.Agata. I botti, per causare lo scoppio, devono essere di una certa portata dato lo spessore dell’acciaio”.

A pagare le conseguenze di ciò sono i cittadini onesti, che, appena scendono dalla macchina, vanno alla ricerca della colonnina per pagare il parcheggio ed evitare la multa. “I parcometri sono lontani – conclude Blasi – ogni 200 metri tra loro e facendoli esplodere la distanza aumenta. Per questo motivo stiamo istituendo strumenti di pagamento alternativo, dalle App alla messaggistica sms, che dicano all’utente anche dove sono i posti liberi, tramite sistemi di rivelazione, in modo da incentivare gli strumenti di pagamento alternativi e diminuire le colonnine. Il massimo che una macchinetta può contenere è 500 euro, ma ciò non si verifica mai, perché il denaro viene prelevato da noi due volte al giorno e le esplosioni avvengono di notte. Sto cercando anche di dare la possibilità di inserire la targa dell’auto nelle zone di sosta, per evitare il passaggio dei biglietti tra le persone”.