Aggressione “Petrarca”. La madre: “Io ho sbagliato ma le maestre si facciano un esame di coscienza”

Aggressione “Petrarca”. La madre: “Io ho sbagliato ma le maestre si facciano un esame di coscienza”

CATANIA –Io ho sbagliato perché ho alzato le mani, ma la maestra non è stata da meno. Anzi, si facciano un esame di coscienza“. Sono le parole della madre protagonista di una aggressione ai danni di due maestre della scuola “Petrarca” di Catania. Una mandandola anche in ospedale con una prognosi di sette giorni, l’altra con ferite lievi e senza bisogno di cure ospedaliere.

L’aggressione alla “Petrarca” di Catania, la versione della madre

Secondo le parole della donna, sentita ieri durante la presenza nell’istituto del sindaco Enrico Trantino insieme all’assessore Guzzardi e anche dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna (qui le interviste alle Autorità presenti ieri), la “causa” dell’aggressione sarebbe da ricondurre ai trascorsi delle maestre con il figlio.

Della sberla – una o due (non è chiaro) – e di un “sole piatti“, lo avrebbe riferito il piccolo Orazio alla madre soltanto alcuni giorni fa. Da qui era nato un chiarimento con una delle maestre. Poco dopo, però, l’intervento della docente di sostegno – intervenuta con “modi aggressivi” (a detta della madre) – avrebbe acceso la miccia nella donna che ha così dato vita ad atteggiamenti violenti nei confronti delle due docenti.

Le indagini

In un primo momento si era diffusa la voce che a picchiare le due maestre fossero stati entrambi i genitori, madre e padre del bambino; successivamente, da attività investigative, sarebbe emerso che a mettere le mani addosso le due insegnanti sarebbero state due donne, tra cui la madre.

Ieri, come vi dicevamo, la donna ha raccontato la sua versione dei fatti al primo cittadino etneo. Quest’ultimo ha sottolineato che non si può rispondere alla violenza con altra violenza, ma che è necessario rispettare le leggi.

L’intervista video alla donna