CATANIA – Due poliziotti uccisi e un ferito a Trieste, due feriti a Cecina per una aggressione a due operatori volante e tante tante polemiche. Il Siap catanese esprime vicinanza ai colleghi deceduti e ai familiari che sono stati travolti in questi tre giorni di follia e augura pronta guarigione ai nostri feriti, ma tutta la comunità “deve ben capire e deve essere ben chiarito che polizia, carabinieri e quanti ogni giorno si prodigano a lavorare per garantire sicurezza ai cittadini, sono consapevoli dei rischi che si corrono e di ciò che in pochi secondi può accadere”.
“Siamo preparati, siamo pieni di esperienza e siamo equipaggiati con i mezzi e gli strumenti che lo Stato ci dà in dotazione, anche se pochi e spesso in ritardo con i tempi, ma siamo persone che hanno intraprendenza e sanno autogestirsi”.
Purtroppo il rischio è sempre altissimo e molti operatori impegnati in servizi di polizia, rimangono feriti anche mortalmente.
“Ma questo non deve incitare a polemiche sterili o pensare che la Polizia italiana sia impreparata, molte anzi tante azioni giornaliere dicono il contrario di quanto detto nei social in pochi minuti dai soliti leoni da tastiera. Sicuramente c’è sempre da migliorare e da studiare nuovi strumenti per contrastare il crimine, ma l’imprevedibilità, la fatalità è sempre in agguato”.
A Trieste è accaduto un episodio non prevedibile, si poteva evitare? Non lo sapremo mai, ma sappiamo che l’autore è stato bloccato con due pistole in pugno dai colleghi intervenuti senza ricorrere a estremi rimedi. Il tragico epilogo lascia due agenti feriti mortalmente, “ma a noi poliziotti per ricordare l’estremo sacrificio, basta aver visto la tanta solidarietà e la gente che li ha onorati”.
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