PORTOPALO DI CAPO PASSERO – Sono ancora in corso le ricerche del capitano del peschereccio catanese, “Santo Primo”, naufragato ieri sera nelle acque di Portopalo.
A causare l’incidente sarebbero state le pessime condizioni del mare, che hanno fatto inabissare il natante che pescava a circa 10 miglia da Portopalo.
A bordo del natante si trovavano due marinai e il comandante, Giovanni Costanzo, che risulta ancora disperso, mentre gli altri due membri dell’equipaggio sono riusciti a resistere, aggrappati ad un pezzo di legno, fino all’arrivo dei soccorsi.
I due uomini sono attualmente ricoverati all’ospedale di Noto mentre proseguono senza sosta le ricerche del comandante, che con ogni probabilità è rimasto bloccato all’interno del peschereccio che si è inabissato per oltre 60 metri di profondità.
La Federazione Armatori Siciliani ha invitato tutti gli armatori e pescatori a proseguire le ricerche del capitano e a sospendere l’attività lavorativa in segno di solidarietà e vicinanza alla famiglia.
“Da tempo chiediamo che venga istituito un fondo per le vittime del mare – afferma il presidente degli Armatori Siciliani, Fabio Micalizzi – ma finora le istituzioni sono rimaste sorde. Non è la prima volta che a largo di Portopalo accadono, purtroppo, situazioni del genere. Si esce in mare per riuscire a recuperare 20 o 30 euro: ed ora, siamo qui a raccontare episodi del genere”.