Nel Catanese immobili comunali affittati a basso costo agli “amici”

CATANIA – Con il tempo stiamo scoprendo il vero e proprio saccheggio a cui è stata sottoposta la città di Catania nel corso degli ultimi trent’anni. La politica delle passate amministrazioni è stata capace di provocare il dissesto ai danni dei cittadini ma a vantaggio dei soliti pochissimi noti imprenditori, che si sono spartiti la torta con il beneplacito della politica”.

Ecco come esprime la sua indignazione l’avvocato Andrea Di Mauro, esponente del Tavolo delle Imprese, sullo scandalo Affittopoli che vede coinvolto il comune di Catania.

A quanto pare la fortuna sarà anche cieca ma nel caso di alcuni enti privati, noti nel panorama catanese, ci vede benissimo. 

La lista degli immobili nell’occhio del ciclone è decisamente ricca, come riporta stamattina Il Fatto Quotidiano, e in cima troviamo un immobile di cinquecento metri quadrati in via Vittorio Emanuele da Bormida affittato alla nota clinica Humanitas

In questo caso il contratto è stato stipulato nel 2012, durante il periodo di carica di Raffaele Stancanelli, con un canone mensile di 383 e con scadenza nel 2018. 

Andando avanti troviamo anche la catena di hotel Nh che ha affittato 15.312 metri quadrati al viale Kennedy, godendo di un contratto stipulato nel 2001 e con scadenza trentennale per la modica cifra di 63.544 euro l’anno; la farmacia Di Salvo di via Felice Fontana, dove gli affittuari pagano 250 euro mensili per un locale di cinquanta metri, oppure il distributore di carburante Erg che paga 11.420 euro l’anno per 1.843 metri quadrati sulla tangenziale. 

Anche la Gmc International Trasporti gode dei fortunatissimi affitti irrisori, infatti, paga 664 euro al mese per un capannone di tremila metri quadrati situato nella zona industriale Pantano. 

Scorrendo la lista tra i beneficiari non potevano mancare gli accordi stipulati tra comune e auto rivenditori, anche se è scaduto lo scorso maggio il contratto con la Craivan Spa, che pagava 1.637 euro mensili per una concessionaria di 3.120 metri quadrati. 

Di Mauro, quindi, incalza: “L’augurio che faccio, anche al nome del Tavolo delle Imprese, è che l’attuale amministrazione comunale faccio tutto ciò che è in suo potere per cambiare l’attuale stato delle cose e che la giustizia, compresa quella contabile, faccia piena luce su quanto è successo”.