Adrano, arrestato boss del clan Scalisi: Pietro Severino è in carcere per tentato omicidio, estorsione e droga

ADRANO – Ieri pomeriggio, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare, emessa l’8 ottobre 2018 dal Tribunale di Catania, nei confronti di Pietro Severino, 61 anni, pregiudicato, per associazione per delinquere di stampo mafioso (clan Scalisi di Adrano).

L’uomo era stato arrestato l’11 luglio 2017 nell’ambito dell’operazione “Illegal Duty”, in esecuzione di due distinte ordinanze applicative di misure cautelari emesse il 22 e il 29 giugno dello scorso anno dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di 39 persone.

Tutti questi soggetti erano stati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso con l’aggravante di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime, tentato omicidio, estorsione, rapina, furto, ricettazione, reati in materia di armi e danneggiamento seguito da incendio, con l’aggravante di aver commesso i fatti in nome e per conto del clan Scalisi e al fine di agevolarne le attività illecite.

Pietro Severino, 61 anni

Al 61enne, in considerazione della permanenza della sua affiliazione all’interno del pericoloso sodalizio, del ruolo principale e della sua spiccata caratura criminale, è stato contestato il reato associativo con l’aggravante di essere capo e promotore del clan.

A seguito del riesame proposto dalla difesa, la precedente ordinanza è stata annullata per carenza dei gravi indizi per i fatti successivi a quelli già giudicati in precedenti processi. A seguito del ricorso promosso dal pubblico ministero avverso, la Corte di Cassazione ha annullato la predetta ordinanza e disposto il rinvio al Tribunale di Catania per il nuovo esame.

Nel corso dell’udienza tenutasi lo scorso 4 ottobre, alla fine del giudizio abbreviato, è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale di Catania una sentenza di condanna. L’8 ottobre il Tribunale di Catania, prendendo atto della pronuncia di condanna emessa in primo grado nei confronti di Pietro Severino, ha confermato la misura cautelare in carcere.

Dopo le formalità di rito, il 61enne – attuale reggente del clan Scalisi di Adrano costituente locale articolazione della famiglia mafiosa Laudani di Catania – è stato portato nel carcere Cavadonna di Siracusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.