Adrano, armi modificate e cartucce dentro l’armadio: catanese in manette

Adrano, armi modificate e cartucce dentro l’armadio: catanese in manette

ADRANO – La Polizia di Stato ha arrestato l’adranita Pietro Ciadamidaro di 30 anni, per detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento.

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, finalizzati alla prevenzione dei reati in genere e a contrastare ogni fenomeno di illegalità nel territorio di Adrano (Catania), gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano, hanno arrestato il predetto a seguito di un’acuta e oculata attività info investigativa, dove, nella circostanza, gli operatori della volante del predetto Commissariato, erano venuti a conoscenza della detenzione illegale di armi modificate e delle relative munizioni, all’interno di un’abitazione.

Effettuati diversi accertamenti, individuato il presunto responsabile, gli operatori si sono recati nell’abitazione dello stesso, per effettuare una perquisizione locale al fine di trovare le predette armi. Da una meticolosa perquisizione si è accertato che all’interno dell’intercapedine di un armadio in una stanza, nascoste da dei gradoni in legno e alcune tavole, vi erano due pistole, ovverosia una riproduzione di revolver con il tappo rosso di sicurezza rimosso e una pistola semiautomatica calibro 9 priva della regolare matricola.

Oltre alle armi è stato trovato un caricatore della pistola semiautomatica, rifornito con cinque cartucce calibro 9 corto e due bustine in plastica contenenti altre sette e otto cartucce calibro 9.

L’uomo, pertanto, è stato arrestato per il reato di detenzione di arma clandestina, per aver detenuto illegalmente un’arma, della quale erano state alterate le caratteristiche al fine di aumentarne le potenzialità offensive e di facilitarne l’occultamento, nonché per aver detenuto delle munizioni senza averle denunciate all’Autorità di pubblica sicurezza.

Per il reato sopracitato è prevista la reclusione da uno a sei anni e il pagamento di una multa da mille a 15mila euro; l’uomo, ultimati gli accertamenti previsti, è stato rinchiuso nel carcere Piazza Lanza di Catania e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.