Additivi nelle carni, la Procura: “I nomi delle aziende dopo accertamenti”

CATANIA – La presenza di additivi pericolosi nella carne venduta in vari supermercati e macellerie ha sollevato un polverone. I consumatori chiedono a gran voce i nomi delle aziende implicate. I nomi saranno resi noti, ma bisogna attendere il termine delle indagini, questa la risposta di Michelangelo Patanè, procuratore di Catania.

È indubbio che i solfiti con cui vengono trattati gli alimenti (nel caso specifico la carne) rappresentino un pericolo serio per la salute dei consumatori, in particolare dei soggetti allergici. Proprio per questo motivo, sono comprensibili le richieste della gente che vuole sapere quali sono i punti vendita da cui tenersi alla larga. Tuttavia, come accade in situazioni simili, ci si ritrova a fare i conti con i tempi legati alle indagini. Se da un lato i consumatori hanno il diritto di conoscere i nomi, dall’altro anche i proprietari delle aziende in questione hanno il diritto di difendersi, o almeno provarci.



“Mi metto nei panni dei cittadini che vogliono tutelare la loro salute, soprattutto a seguito del triste caso della giovane studentessa morta a causa della carne trattata con solfiti, però è necessario avere fiducia in coloro che si stanno occupando della vicenda” commenta il sostituto procuratore Fabio Regolo, che aggiunge : “Per avere gli eventuali nomi delle attività commerciali coinvolte bisogna pazientare fino all’udienza preliminare“.

Quindi, potrebbero passare circa un paio di settimane quindi per avere dati concreti. Nel frattempo l’allerta resta alta e i consumatori prestano più attenzione ai prodotti alimentari acquistati. Anche il Codacons è in attesa dei nomi delle aziende implicate per scongiurare tragedie come quella di Sara Di Natale.