ACIREALE – Nuovo episodio di “truffa dello specchietto” ad Acireale, ma questa volta la vittima non si è lasciata intimidire e si è rivolta immediatamente ai carabinieri.
I militari della Stazione di Acireale, nell’ambito dei servizi intensificati dal comando provinciale per garantire maggiore supporto ai cittadini, hanno denunciato un 25enne di Adrano, ritenuto responsabile di truffa in concorso, ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Il colpo tentato ai danni di una donna di 66 anni
La vittima, una 66enne acese, stava percorrendo via Collegio Pennisi a bordo della sua Fiat 500 quando ha sentito un forte rumore metallico provenire dalla carrozzeria. Non potendo fermarsi, ha proseguito fino a via Salvatore Vigo.
Appena parcheggiata l’auto, è stata avvicinata da due uomini su una Fiat 500, che hanno posizionato il veicolo in modo da bloccarle la fuga.
Dal sedile passeggero, il 25enne ha iniziato a contestare il presunto danno allo specchietto, sostenendo che fosse stata lei a urtare la loro auto senza fermarsi.
La richiesta di denaro e il tentativo di raggiro
Nonostante le spiegazioni della donna, il giovane ha insistito proponendo una “soluzione rapida”: 120 euro in contanti per la sostituzione dello specchietto.
La donna, spaventata, è riuscita a ridurre la richiesta a 50 euro, somma che ha consegnato.
Subito dopo, però, il 25enne ha tentato un’ulteriore mossa truffaldina, sostenendo che la donna gli avesse dato solo 10 euro. A quel punto la 66enne, esasperata e intimorita, ha minacciato di chiamare i carabinieri, spingendo i due a fuggire.
La targa fotografata e l’indagine immediata
Durante il breve confronto, la donna è riuscita con grande lucidità a fotografare la targa dell’auto.
Presentatasi subito dopo in caserma, ha consegnato l’immagine ai militari, permettendo ai carabinieri di avviare rapidamente le verifiche.
Il veicolo è risultato noleggiato a Biancavilla da un adranita di 26 anni: lo stesso 25enne, già noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di episodi simili, messi a segno sempre con la stessa tecnica.
Sono in corso le indagini per identificare il complice.
La denuncia
Alla luce degli elementi raccolti, da verificare in sede giurisdizionale, il giovane è stato denunciato per truffa.
Un caso che conferma l’importanza di mantenere sangue freddo e rivolgersi subito alle forze dell’ordine quando si sospetta una truffa.
