ACI CATENA – I carabinieri della Stazione di Aci Catena, in provincia di Catania, insieme ai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno realizzato un servizio di controllo che ha portato al ritrovamento di un ingente quantitativo di armi e droga.
L’attività dei militari era stata originata dalla segnalazione di un privato cittadino che aveva riferito d’aver notato alcuni uomini addentrarsi all’interno di un cantiere edile in via Vittorio Emanuele, la cui attività lavorativa, tra l’altro, era da tempo sospesa a causa di una procedura fallimentare.
Tale circostanza, correlata ai furti di cui era stato più volte oggetto, ha indotto i militari a eseguire un immediato controllo alle persone trovate all’interno del perimetro del cantiere, nonché alle 9 strutture abitative ancora in fase di costruzione.
I militari hanno così constatato la liceità della presenza dei presenti, risultati essere incaricati dello smontaggio di una gru, ma il successivo sopralluogo, ha loro fornito un inaspettato esito fruttuoso grazie al colpo d’occhio di uno di loro.
Quest’ultimo infatti, notato leggermente scostato un mattone di una parete, ha proceduto a verificarne l’intercapedine scoprendo al suo interno una busta contenente una pistola a tamburo Smith&Wesson calibro 32, una Browning calibro 7,65 e una Beretta calibro 7,65, tutte con matricola abrasa, un’ulteriore Beretta calibro 7,65 provvista di numero di matricola, risultata rubata nel 2011 a Riposto (Catania), 4 caricatori nonché ingente munizionamento calibro 7,65.
L’ulteriore approfondita ispezione del rustico, con il supporto del Nucleo Cinofili, è stata estesa anche alle altre unità abitative nelle cui intercapedini, custoditi all’interno di analoghi involucri in plastica, i militari hanno trovato 2 chilogrammi di marijuana, quasi mezzo chilogrammo di cocaina, 550 grammi di altra sostanza verosimilmente utilizzata per tagliare lo stupefacente, 4 bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle singole dosi, nonché 3 paia di guanti, 4 passamontagna.
Le armi trovate saranno sottoposte a esami tecnici nel R.I.S. di Messina per verificarne l’eventuale utilizzo in fatti criminosi e per risalire all’identità dei responsabili, mentre le sostanze stupefacenti saranno destinate ad esami qualitativi di laboratorio.