In seguito a indagini coordinate dalla Procura Distrettuale, i carabinieri della Compagnia di Giarre hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Catania, nei confronti di Leonardo Zappalà (nato nel 1994). Quest’ultimo è gravemente sospettato di tentato omicidio aggravato e di porto di oggetti atti ad offendere in concomitanza con una rapina.
Cosa è accaduto
Le indagini, eseguite seguendo le direttive dell’ufficio procedente, hanno portato alla raccolta di elementi che incolpano Zappalà di aver tentato di uccidere un coetaneo di Piedimonte Etneo, durante i festeggiamenti del Patrono San Leonardo a Mascali. Il movente si ricondurrebbe a tensioni nate da una pregressa relazione sentimentale tra la vittima e una donna, successivamente legata a Zappalà, che non avrebbe tollerato la formazione di questo nuovo legame.
A seguito di una lite violenta, segnalata da una telefonata anonima con marcato accento dell’est, Zappalà avrebbe accoltellato la vittima. Le ferite, tre coltellate a torace, addome e arti inferiori, sono state giudicate gravi e hanno richiesto un intervento chirurgico d’urgenza all’Ospedale Cannizzaro di Catania.
Nonostante la mancanza di cooperazione da parte di testimoni e vittima, le indagini approfondite hanno permesso di ricostruire l’accaduto e di identificare l’indiziato, che è stato rintracciato e arrestato mentre si nascondeva tra vari B&B delle province di Catania e Siracusa. Grazie al solido quadro probatorio presentato, il gip del Tribunale di Catania ha concordato con la richiesta di misura cautelare della Procura della Repubblica di Catania, risultando in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Leonardo Zappalà, segnando un importante passo avanti nel garantire la giustizia e la sicurezza pubblica.