Abusi sessuali ad Adrano, una mamma in esclusiva a Newsicilia: “Ecco cosa faremo”

Abusi sessuali ad Adrano, una mamma in esclusiva a Newsicilia: “Ecco cosa faremo”

ADRANO – Fulmine a ciel sereno al circolo didattico Sante Giuffrida di Adrano, dove un insegnante 66enne è stato arrestato quest’oggi dai Carabinieri, coadiuvati dalla Polizia Postale, per aver compiuto atti sessuali su un ex alunno della scuola in cui insegna.

L’arresto è avvenuto attorno alle 8 di stamattina, quando S.N. è finito in manette per tali comportamenti intimi. Adesso è bene sentire qual è il parere delle mamme.

In particolare, è intervenuta a Newsicilia in esclusiva la mamma di un ragazzo che frequenta l’istituto che ci ha spiegato in linea molto dettagliata l’aria che attualmente si respira da quelle parti.

“Era una persona che tutti stimavano molto e nessuno ha mai sospettato minimamente di lui. Da una parte alcune mamme sono insorte, mentre ci sono altri genitori che credono si tratti di diffamazione poiché le foto sono state fatte girare dopo alcuni atteggiamenti sospetti dell’insegnante. Chi lo conosce, come tutte noi, si è chiesto il perché di questo gesto e ne siamo rimaste tutte sorprese. Nel complesso, la preside ha dichiarato che il fatto è avvenuto all’esterno dai locali scolastici ma ciò non ci tranquillizza”.

Il motivo per cui sorge questa “paura” per i propri figli è dovuta al fatto che se è successo una volta potrà accadere di nuovo, magari all’interno dell’istituto. Ecco perché molte mamme tendono a scagliarsi contro la preside ed il docente in questione, anche se ci sono due “schieramenti”: il primo è quello sopra citato, il secondo riguarda quei genitori che pensano si tratti di pura diffamazione.

Cosa si fa da questo momento in poi?

“Innanzitutto questo pomeriggio un incontro tra i rappresentanti dei genitori e l’istituto scolastico per discutere la vicenda, parallelamente però ci sono altri genitori che si stanno organizzando per stasera in modo da creare dei manifesti e protestare domattina davanti alla scuola. Alcuni non vogliono più mandare i figli a scuola fino a quando non verranno installate le telecamere di videosorveglianza”.

Stasera i manifesti, domani mattina la forte protesta: ci si troverà di fronte, quindi, ad un folto numero di genitori che ha già aderito a tale protesta con la conseguenza di lasciare i propri figli a casa.

S.N. insegna alle classi quinte del circolo didattico e la linea comune degli insegnanti è una, ovvero lo sgomento per questo soggetto presente all’interno dell’istituto, sebbene il fatto sia avvenuto fuori su un ragazzo adesso maggiorenne.

Una delle ipotesi più paventate, al momento, è addirittura quella di trattare l’episodio in chiave nazionale portandolo direttamente in televisione, a Pomeriggio Cinque.