A Librino la quinta edizione di “Capaci di Crescere”: i giovani catanesi sconfiggono le mafie

A Librino la quinta edizione di “Capaci di Crescere”: i giovani catanesi sconfiggono le mafie

CATANIA – Dieci scuole, 27 laboratori, centinaia di voci per la quinta edizione di Capaci di Crescere, l’appuntamento più significativo della Sicilia orientale su giovani e legalità promosso da Fondazione Ebbene, Consorzio Sol.Co., Associazione C’era Domani Librino, in collaborazione con l’Istituto Regionale di Istruzione Secondaria Superiore “Francesca Morvillo”, che anche nel 2019 ha proseguito il viaggio tra legalità e lotta alle mafie mettendo al centro i valori della partecipazione civica, della cittadinanza attiva e del protagonismo giovanile.

Un’ottica diversa, originale quella che oggi giovedì 23 maggio le istituzioni hanno restituito agli studenti presenti. Un mandato preciso, essere gli artefici della sconfitta della mafie.

Nel giorno in cui si ricorda la strage di Capaci Filippo Di Vita, comandante di polizia della stazione di Librino ai ragazzi ha detto: “La mafia è un fenomeno sociale che, come ripeteva Falcone, ha un inizio, un’evoluzione e una fine e sarete voi la generazione che porterà alla fine il fenomeno mafioso ma per farlo serve un cambiamento culturale”.

E dopo il minuto silenzio per ricordare tutte le vittime di mafia attorno all’albero Falcone che guarda Librino dal cuore di Villa Fazio, una mattina di laboratori in cui i ragazzi Capaci di Crescere hanno descritto con l’arte 27 strade per sconfiggere le mafie.

Forze dell’ordine, insieme tra i popoli, la democrazia, la cultura rende liberi, difendiamo l’ambiente, no al bullismo, no all’evasione fiscale, beni comuni, si alla Prossimità, l’arte è un bene per tutti, no alle droghe, cittadinanza attiva, la libertà di stampa, no al femminicidio, no alla contraffazione, il diritto ad essere bambini, no al lavoro nero, sicurezza stradale, edificare in sicurezza, no agli ecomostri, no alla violenza psicologia, no alla violenza verbale, no al caporalato, no al pizzo, si alla meritocrazia, no all’omertà, si alla vita. Questi i temi che hanno colorato i pannelli e che diventeranno mostre itineranti.

A dialogare sui temi e su molto altro i Testimonial di legalità, persone che nella loro vita privata e professionale hanno scelto di contrastare le mafie e che condivideranno la loro esperienza con i giovani partecipanti.

Con don Aristide della Parrocchia Nostra Signora del SS. Sacramento di Librino, Città Insieme, Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità di Sant’Egidio, Associazione antiestorsione “Libero Grassi”, Save the Children, Avis, Nuova Acropoli, le centinaia di ragazzi presenti hanno sviscerato l’origine delle mafie, con una curiosità e attenzione che lasciano porte spalancate a un futuro di cittadini attivi.

In chiusura alla presenza dell’assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Lombardo, della direttrice dell’USSM Vincenza Speranza e del presidente della Municipalità di Librino Alfio Allegra, sono stati consegnati i 6 premi del concorso Volontariamente bandito dagli organizzatori per gli studenti delle scuole di I e II grado. Il tema scelto per questa nuova edizione è stato quello del volontariato per sottolineare come l’impegno attivo per il prossimo e per la comunità possano essere strumenti efficaci per scardinare comportamenti e strutture mafiose.

La lotta alle mafie passa quindi in questa giornata e in quelle che la seguiranno dal protagonismo dei giovani e la loro capacità di “trasferire sensibilità profonde, metteteci in crisi, farsi ascoltare, pretendete l’ascolto”, come ha ribadito il Presidente del tribunale dei Minori di Catania Francesca Pricoco, anche lei presente a Capaci di Crescere.

L’evento è stato patrocinato dalla Fondazione Giovanni Falcone e dal Comune di Catania.