GRAVINA DI CATANIA – Si è svolta l’inaugurazione di un’area verde la quale vedrà un nuovo monumento a Gravina di Catania in via Salvatore Seminara, per la precisione un busto, dedicato al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima della Mafia, da sempre personaggio autorevole che contrastò criminalità e terrorismo.
Le istituzioni presenti e il corso dell’inaugurazione
Numerose le istituzioni presenti: il primo cittadino gravinese Massimiliano Giammusso, il viceprefetto Paola Rizzo, il vicesindaco di Gravina di Catania Claudio Nicolosi, gli assessori di Gravina stessa Federica Ingaglio ed Enzo Santoro, i consiglieri comunali Tommaso Maltese, Mirko Marcantonio, Emanuele Mirabella e Salvatore Santonocito, i responsabili dell’ufficio di gabinetto del sindaco Marco Rapisarda ed Agata Viola.
Presenti anche per l’Arma dei Carabinieri il comandante della compagnia di Gravina Giuseppe Anobile, il comandante della Stazione locale Filippo Giustino, per la Polizia di Stato il Commissario capo Stefano Calà, per la Guardia di Finanza il Capitano Niccolò Prosperi; per l’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia (Unuci) il Generale Francesco Polizzi, più le presenze della Misericordia di Gravina e l’associazione di volontariato di Protezione civile “Giuseppe D’Arrigo“.
Andando avanti nell’inaugurazione, arriva il turno del docente Antonio Aiello, che ha presentato l’autore del busto Vito Guardo, e il docente Salvatore Fazio, visto che alcuni giovani adolescenti del Liceo Artistico Emilio Greco di Catania hanno realizzato i murales presenti proprio lì.
Aiello ha avuto il merito di ricordare chi fosse il gravinese a cui è intitolata la via Salvatore Seminara, una delle molte vittime dell’attentato terroristico del 2 agosto 1980 a Bologna, oltre che le vicende di Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo, che rimasero assassinati il 3 settembre 1982 in via Carini a Palermo.
Le dichiarazioni dei presenti
Prima del consueto taglio di nastro il primo cittadino gravinese ha “ringraziato i numerosi presenti, autorità civili e militari e cittadini, per l’importanza della condivisione di questo importante momento comunitario che testimonia l’attenzione di questa amministrazione ai bisogni della gente, specie dei più piccoli, destinazione tanto più importante perché situata in una zona ad intensa densità abitativa“.
Queste invece sono le parole dell’appuntato dei carabinieri Salvatore Favara, per l’appunto residente sulla via Salvatore Seminara stessa che ha detto, leggendo poi un messaggio scritto da Nando Dalla Chiesa, figlio del generale:
“A suo tempo proposto all’attenzione del sindaco e dell’assessore al ramo di allora, Enzo Santoro, che, vista la bontà del progetto, ne hanno subito data esecuzione, grazie anche al finanziamento di ditte e imprenditori locali privati che ne hanno contribuito alla realizzazione in qualità di sponsor… ‘per aver contribuito la città di Gravina a tramandare il nome di mio padre specie fra le giovani generazioni'”.