CATANIA – Giovedì 28 aprile, alle ore 10 in via Federico Delpino 10, nella zona di Librino, l’assessore ai servizi sociali Giuseppe Lombardo aprirà le porte di un bene confiscato alla mafia, trasformato in un dormitorio con 25 posti letto con servizi igienici e docce, frutto della concreta collaborazione tra il Comune di Catania e due realtà del territorio, Fondazione Èbbene e la Croce Rossa Italiana – Comitato di Catania, che da tempo si occupano di accompagnamento e cura dei più fragili.
Il risultato è frutto di un intenso il lavoro che il Comune di Catania, all’interno del progetto PON Inclusione, ha messo in campo con i contributi del FEAD – Fondo di Aiuti agli Indigenti per dare nuova vita alla struttura confiscata alla criminalità organizzata.
Le persone che vivranno in questa struttura saranno quelle intercettate dagli operatori dell’Unità di Strada con il progetto Radici, realizzato dal Comune di Catania con il Consorzio Sol.Co., la cooperativa socia Mosaico, che è anche Centro di Prossimità della Fondazione Èbbene.
“Ancora una volta la collaborazione tra pubblico e privato è la strada giusta per far sì che Catania diventi uno spazio inclusivo dove tutti possono avere un’opportunità di futuro“, dichiara Giuseppe Lombardo, assessore alle Politiche Sociali. “Il dormitorio di via Delpino va a rafforzare la struttura già operativa in via La Marmora, ampliando la platea di accoglienza per persone che hanno bisogno di un luogo dove poter ricostruire il proprio percorso di vita“.