CATANIA – Si scende in piazza a Catania in occasione della manifestazione Global Sumud Flotilla a sostegno della popolazione di Gaza. Al corteo, aperto da uno striscione su cui si legge “No al genocidio, fermiamo Israele“, hanno preso parte oltre un migliaio di persone. La folla si è mossa fino al Castello Ursino.
Anche il Movimento 5 Stelle ha preso parte ieri sera alla fiaccolata in sostegno delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla. “Con la nostra presenza a Catania – ha dichiarato il coordinatore regionale M5S Nuccio Di Paola – e con il supporto economico concreto stiamo testimoniando il totale dissenso verso l’abominio che Netanyahu sta compiendo sulla popolazione di Gaza. E soprattutto stiamo provando a sensibilizzare una parte della politica che si volta dall’altra parte rispetto alle bombe e alle torture su popolazioni inermi”.
Nel suo intervento, Di Paola ha rivolto un appello diretto al presidente della Regione siciliana Renato Schifani: “Chiedo a Schifani da che parte sta, se ritiene normale che Israele continui a perpetrare massacri oppure no”.
Alcuni scatti da Catania
Anche a Siracusa arrivate le prime imbarcazioni della Global Sumud Flotilla: domenica la partenza da Augusta
Sono approdate anche al Porto Grande di Siracusa le prime tre barche a vela della Global Sumud Flotilla, iniziativa internazionale diretta verso Gaza per rompere simbolicamente l’assedio e portare solidarietà al popolo palestinese. Ad accogliere le imbarcazioni, circa duemila persone riunite al Foro Italico (Marina), dove il Comitato pro Palestina di Siracusa ha allestito stand informativi sul conflitto in Medio Oriente.
Sul palco sono intervenuti il giornalista Antonio Mazzeo, già imbarcato sulla Handala – salpata mesi fa proprio da Siracusa – e Maso Notarianni, del progetto Tom (Tutti gli occhi sul Mediterraneo), che per un tratto affiancherà la Flotilla nella navigazione verso Gaza.
La partenza, inizialmente prevista per sabato, è stata rinviata a causa delle avverse condizioni meteomarine. Le barche lasceranno la Sicilia domenica 7 settembre dal porto di Augusta.
Durante l’evento non sono mancate prese di posizione contro la presenza militare internazionale in Sicilia. Dal palco sono state rivolte critiche alla base di Sigonella, accusata di “giocare un ruolo di morte, sostenendo il genocidio perpetrato da Israele”. Gli organizzatori hanno denunciato la recente autorizzazione alla partenza di un cargo israeliano “presumibilmente carico di armi” e hanno sottolineato la responsabilità del governo italiano nelle autorizzazioni.
Annunciate anche future mobilitazioni di piazza: tra queste, iniziative per protestare contro la partita di qualificazione ai Mondiali di calcio tra Italia e Israele, in programma il prossimo 14 ottobre a Udine.