A Camporotondo l’Etna si “veste alla moda” – LE FOTO

A Camporotondo l’Etna si “veste alla moda” – LE FOTO

CAMPOROTONDO ETNEO – Penultimo appuntamento di un cartellone estivo senza fine a Camporotondo Etneo con la “Sfilata dell’Etna”, a riprova come spesso il nomen omen racchiuda e ben rimandi l’idea di un evento. Sì, perché se territorialità doveva essere, così è stato sabato sera con decine di abiti con una cangiante policromia a tema come la terra, la nostra, ma anche come “A Muntagna”, ben rappresentata grazie a un tocco di originalità.

Decisamente una serata particolare cominciando da un inopinato freddo, per questo periodo a queste latitudini, che non ha impedito di riempire una location particolarmente abbacinate come la scalinata di via Generale Tripi per il penultimo impegno estivo di un cartellone che ha trasbordato fino al 19 ottobre con l’ultimo evento che sarà il primo festival dell’olio evo dell’Etna.

La sfilata è stata suddivisa in più momenti, almeno quattro, che le hanno donato ritmo instillando quella sana curiosità tipica di questi eventi con un attento pubblico pronto a scrutare la bellezza racchiusa in decine e decine di abiti. Una sequenza che ha spaziato da sinuosi vestiti con qualche variante come la minigonna, ai contenuti spacchi fino al prêt-à-porter; ma anche abiti maschili con forti richiami al classico che mai dispiace e, cosa più importante, nel pieno rispetto del bon-ton e di una apprezzatissima eleganza.

Il tutto, come dicevamo, rimandava a mutabili cromie con forti ancoraggi alla nostra terra, come il marrone e il beige contrastati, in un ricercato equilibrio, da tonalità bianche e rosse.

Deus ex machina della sfilata i fratelli Salvo & Giuseppe della famiglia Ciaorella, l’artigiana Anna Vazzano, mentre Vanessa Biondo, Giuseppe Libero e Antonio Ragusa si sono dedicati alle pettinature femminili e maschili; tutti insieme, per ore e ore afferendo allo loro esperienza, si sono spesi per dare vita, spessore e qualità all’evento. Nota a parte merita la performance della modella Cumba che ha indossato, nel senso letterale del temine, l’Etna in eruzione, un originale lavoro artistico grazie a Rita Emmanuele e alla sua tipica arte del Body Painting.

In questo alternarsi di modelle e modelli, la serata è stata allietata da tre interventi canori che hanno riscaldato – è il caso di dirlo – la piazza. La prima esibizione ha visto protagonista Vincenzo Spampinato che qui è di casa – in tutti i sensi – con due immarcescibili brani icone del suo repertorio come “Per Lucia” e “Muddichedda Muddichedda”: quando la professione – tutta catanese – c’è si fa sentire, sempre. A seguire una ragazza nativa del paese, Rosa Maria Mazzone: dirle brava e chapeau alla sua voce è un’espressione riduttiva, ne farà di strada! E a chiudere, ancora una volta lei, la vincitrice della Camporidda, Elisa Fleres che riesce a sorprenderci sempre, anche se siamo già preparati ad ascoltare le sue incontenibili e non comuni estensioni di voce, ogni performance è sempre superiore all’altra. Anche lei, come la sua coetanea, quando deciderà, avrà un futuro nel “lisergico” mondo della musica.

Queste, invece, sono state le parole di un divertito sindaco Filippo Rapisarda, presente all’evento insieme alla giunta e parte dell’amministrazione, tutti stoicamente rimasti nonostante le rigide temperature fuori stagione:

Da un paio d’anni non c’era stata la possibilità di riproporre un evento che era tradizione a Camporotondo e siamo felici che stasera si possa riprendere qualcosa che i miei compaesani attendevano da tempo; un’attesa che è stata ripagata da due novità: la location per la prima volta ha vista protagonista la scalinata della ribattezzata via Generale Tripi e, ancor più, tutte le attività locali sono state invitate a partecipare per chi volesse farlo”.

Mentre chiediamo all’organizzatrice, l’assessore Alice Sciuto, insieme al consigliere comunale Antonio Ragusa, il motivo che le ha fatto scegliere la sfilata di moda come evento estivo, per un impegno che le ha occupato ben sei mesi di preparativi:

Oltre al piacere personale per questo tipologia di eventi, c’è anche un incancellabile ricordo affettivo, quando nel 2004, ancora una ragazzina, stavo dietro le quinte aiutando i modelli a indossare gli abiti per la tradizionale sfilata, una emozione che mi ha spinta oggi a riproporla mettendomi in gioco”.

La serata è stata condotta da Emanuele Bettino, un presentatore che ancora una volta ha messo in essere una duttilità non comune sciorinando un mutevole linguaggio cucito addosso ai variegati ospiti e alle immancabili, emozionanti, ilari, estemporanee situazioni tipiche di un così articolato evento.

Alcune immagini dell’evento