Devozione e ringraziamento a Catania, mazzo di fiori bianchi e rosa ai piedi della stele di Agata

Devozione e ringraziamento a Catania, mazzo di fiori bianchi e rosa ai piedi della stele di Agata

CATANIA – Si rinnova la tradizione con i preparativi in questi giorni di festa per la Patrona, preparativi che non si fermino ai momenti celebrativi, momenti non solo di devozione a Sant’Agata ma anche di imitazione.

Bisogna fare in modo che anche nel territorio, con questo luogo dove sono passate le reliquie di Agata, proprio in questa Rotonda, le comunità parrocchiali facciano circolare bene la parola di Dio.

Ieri mattina, nella Rotonda di Sant’Agata al Rotolo, è stato posto, ai piedi della stele di Agata, un mazzo di fiori bianchi e rosa, come segno di ringraziamento e devozione alla martire.

Tutto ciò organizzato e realizzato dai Consiglieri del II Municipio. Per l’occasione erano presenti i consiglieri Giacomo Nania, Silvia Strano e Fabio Lauria, il parroco del santuario “Santa Maria di Ognina” padre Angelo Mangano, il parroco della Parrocchia “Maris Stella” padre Carmelo Politi, insieme a Lidia Milli, quale rappresentante Fratres Territoriale CEM (Catania, Enna e Messina), Presidente Fratres S.Maria di Ognina  e Socia Circolo Femminile S. Agata, in doppia rappresentanza con Giovanna Maugeri per l’Associazione Femminile Sant’Agata, Davide Chisari in rappresentanza del Comitato festeggiamenti Santa Maria di Ognina.

Inoltre è stata inaugurata, proprio davanti alla Rotonda, una delle “Panchine Rosse” presenti in città per ricordare e ribadire l’importanza di essere CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, dove si è fatta un’altra preghiera con la relativa benedizione.

Preghiera che possa essere anche motivo di incoraggiamento a parlare del bisogno di ricordarci per chi è credente il versetto del primo libro della Bibbia “Genesi”: “Dio creò l’uomo e la donna“, ma anche chi non è credente dovrebbe ricordare sempre che noi siamo figli e se siamo figli è perché siamo nati da una madre, cioè perché siamo nati da una donna.

Quindi questo tipo di riferimento ci deve aiutare a condividere il bisogno del rispetto della creazione e del rispetto di genere.

La preghiera, quindi, era rivolta a tutte le donne di tutto il mondo (bambine, adolescenti, giovani, adulte e anziane), affinché cessino le violenze fisiche e morali, poiché sono tante e troppe le donne che ogni giorno subiscono maltrattamenti, abusi, offese e umiliazioni.

La speranza è che le donne abbiano sempre la forza e l’audacia di riconoscere le proprie schiavitù e uscire dalle oppressioni e di dare il coraggio di indignarci per non nasconderci dietro all’indifferenza ma agire sempre in ogni circostanza in loro difesa.

Si ringrazia chi è intervenuto e chi si è adoperato per la buona riuscita dell’evento.

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