I vaccini proteggono dalla variante Delta? Ce ne parla il professore Filippo Drago, ordinario di Farmacologia all’Università di Catania

I vaccini proteggono dalla variante Delta? Ce ne parla il professore Filippo Drago, ordinario di Farmacologia all’Università di Catania

CATANIA – La variante Delta continua a suscitare dibatti e riflessioni circa la sua protezione rispetto ai vaccini, con la domanda ricorrente se riescono a bloccarne la circolazione e contagio.

Ne abbiamo parlato in maniera approfondita con il professore Filippo Drago, ordinario di Farmacologia presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università di Catania. 

 Il ministero della Salute di Israele riferisce che l’efficacia di Pfizer per la protezione contro la variante Delta scende al 64% dal 94% contro altri. “Questo può avere implicazioni per l’immunità di gregge e la capacità del virus di evolversi ulteriormente”, ha scritto il professor Yaniv Erlich. Lei cosa ne pensa?
La notizia proviene dal Ministero della Salute ed è stata ripresa dallo scienziato israelo-americano Yaniv Erlich. Dobbiamo crederci e personalmente sono preoccupato. Questo fenomeno avrà importanti implicazioni per limmunità di gregge e la capacità del virus di mutare ulteriormente. Sebbene Israele sia oggi uno dei Paesi con la più alta percentuale di immunizzazione della popolazione, con circa il 60% dei soggetti vaccinati, dei quali l’88% appartenenti alla fascia d’età con più di 50 anni. L’esperienza israeliana deve essere tenuta in considerazione perché in Italia non si abbassi la guardia contro la diffusione dei contagi. Lo stesso fenomeno è stato registrato in Gran Bretagna e dobbiamo quindi considerarlo un problema generale, che non riguarda solo il vaccino Pfizer (più impiegato in Israele), ma anche con il vaccino AstraZeneca che è stato il più usato in Gran Bretagna. E’ notevole il fatto che il 55% dei nuovi casi rilevati interessavano soggetti che erano stati vaccinati con ambedue le dosi del vaccino Pfizer. Questo significa che anche in Italia le persone che hanno completato il ciclo vaccinale devono osservare con attenzione le restrizioni indicate dalle autorità sanitarie anche nelle condizioni di apertura previste dall’ultimo DPCM del 18 maggio scorso”.
Ci sono persone maggiormente predisposte al contagio, da vaccinate? 
Le persone vaccinate, a quanto sembra, sono esposte solo per una quota nel contagio causato dalla variante Delta. In teoria, sarebbero più esposti i soggetti con una risposta anticorpale bassa al completo ciclo vaccinale. Per il resto, non ci sono dati che indicano categorie di individui più esposte al contagio da variante Delta nonostante abbiano assunto ambedue le dosi di vaccino Pfizer. In particolare, non sappiamo se la vaccinazione eterologa sia meno adeguata per contrastare un contagio da variante Delta“.
 Con la doppia dose di vaccino si potrebbe avere il virus in forma grave e finire in terapia intensiva?
Il rischio di un grave quadro clinico che richieda l’intervento in Terapia Intensiva è ovviamente legato ad un contagio da variante delta contro la quale la doppia dose di vaccino si rivela insufficiente.  Per questo, è necessario ribadire che nonostante la doppia dose di vaccino è necessario non abbassare la guardia contro il contagio. Serve quindi prudenza“.
Immagine di repertorio