Covid Catania, in un Comune positivi in crescita: “Non siamo ancora in zona rossa, ma serve attenzione”

Covid Catania, in un Comune positivi in crescita: “Non siamo ancora in zona rossa, ma serve attenzione”

GIARRE – Il primo cittadino di Giarre (Catania), Angelo D’Anna, ha informato la cittadinanza circa la situazione relativa ai contagi da Coronavirus nel territorio comunale. “Questa settimana registriamo un sensibile incremento sul  numero degli attualmente positivi al Covid-19“, si legge in una nota ufficiale.

Dai tabulati Asp pervenuti oggi, a Giarre registriamo in totale 63 persone positive, al netto tra guariti e nuovi contagi, di cui sempre 2 – una coppia – ospedalizzata“.

Rispetto a sabato scorso +25 positivi. L’incremento si è concentrato soprattutto nella seconda parte della settimana. I nuclei familiari rimangono il contesto in cui si concentrano parecchi casi“.

Permangono pochi i casi tra gli anziani, solo un ultraottantenne e 7 ultrasettantenni, e tra i ragazzi in età scolare, in totale 9. La maggiore concentrazione è quindi ricompresa nell’età media tra i 25 e i 60 anni, sono tra questi 48 casi“, prosegue.

Il nostro Comune si mantiene nel complesso con numeri ancora sotto controllo rispetto alla possibilità di entrare in zona rossa come,  purtroppo, avvenuto negli ultimi giorni per tanti comuni anche della nostra zona e di aree limitrofe“.

Tuttavia – fa notare il sindaco – la crescita significativa di questi ultimi giorni deve renderci ancora più attenti. Il rischio di vanificare l’auspicata prospettiva della graduale ripresa delle attività ristorative, culturali e sportive non deve essere messa a rischio da imprudenze o da un abbassamento generalizzato del livello di guardia“.

L’intensificarsi del flusso delle vaccinazioni potrà accelerare il ritorno alla normalità ma rimane ferma la necessità di continuare ad usare la massima prudenza, evitare ogni occasione di contatto potenzialmente pericoloso e osservare con il massimo scrupolo le regole igienico sanitarie e di distanziamento interpersonale per evitare nuovi contagi“, conclude D’Anna.

Immagine di repertorio