Catania, ok dal Comune ai maxi schermi nei locali per Euro 2020: ecco le regole da seguire

Catania, ok dal Comune ai maxi schermi nei locali per Euro 2020: ecco le regole da seguire

CATANIA – Il Comune di Catania, di concerto con il  comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, “ha autorizzato i gestori di pubblici esercizi, in possesso di concessione di suolo pubblico e di abbonamento televisivo commerciale a collocare all’interno dell’area pubblica loro assegnata maxi schermi, nei giorni e negli orari in cui si disputano gli incontri di calcio valevoli per il campionato UEFA EURO 2020“. Lo rende noto la stessa amministrazione tramite un comunicato.

Il provvedimento è stato reso esecutivo “nella tarda mattinata di oggi dopo avere superato il vaglio dell’organismo tecnico prefettizio, obbliga gli esercenti a posizionare i monitor rivolti verso gli avventori seduti ai tavoli, precludendo in tal modo la visione ad altre persone che possono stazionare nelle vicinanze dei locali creando assembramenti“.

Nel provvedimento è previsto inoltre che i gestori di pubblici esercizi, garantiscano il rispetto degli orari e delle dimensioni di occupazione del suolo pubblico assegnate, in modo da assicurare il transito dei mezzi di soccorso e di vigilanza il libero accesso dei residenti alle proprie abitazioni o ai garage e la piena fruibilità degli ingressi e delle vetrine degli altri esercizi commerciali, salvo espresso assenso di quest’ultimi, ma anche la piena disponibilità degli stalli riservati ai diversamente abili“.

Resta fatto salvo, il rispetto dei valori limite di immissioni sonore nell’ambiente e degli orari stabiliti, e segnatamente: 65 dB (A) fino alle ore 22 e 55 dB dalle ore 22 fino alla conclusione degli incontri di calcio e comunque non oltre le ore 00,30 e l’obbligo di adottare ogni accorgimento utile a evitare qualsiasi forma di assembramento nelle immediate vicinanze dl locale, che anche solo potenzialmente possano garantire trasmissione del contagio da Covid-19“.

L’assessore Balsamo, si legge nella note dell’amministrazione, “confida nella rigida attuazione del provvedimento, la cui concreta attuazione in qualche caso potrebbe non essere compatibile con la concessione di suolo pubblico rilasciata“.