Catania, municipale irrompe “a Fera o Luni” e obbliga la chiusura. La denuncia della Federazione del Sociale USB

Catania, municipale irrompe “a Fera o Luni” e obbliga la chiusura. La denuncia della Federazione del Sociale USB

CATANIA – Arriva dalla Federazione Del Sociale USB Catania una nota stampa in merito a quanto accaduto sabato scorso nello storico mercato del capoluogo etneo.

La polizia municipale di Catania ha imposto sabato la chiusura del settore abbigliamento e casalinghi della Fiera di piazza Carlo Alberto, ‘a fera o luni’, uno dei più grandi mercati all’aperto della Sicilia. Una decisione del Comune, frutto di una libera interpretazione dell’ultimo Dpcm, adottata ‘per impedire assembramento‘.

Non pochi, infatti, sabato mattina hanno disatteso ‘l’ordinanza’, montando le bancarelle con la merce. L’intervento della polizia municipale ha contrastato chi ha osato disattendere una chiusura a dir poco confusionaria. Non sappiamo al momento se sono stati o saranno elevati da parte della polizia municipale verbali e multe, ma di una cosa siamo certi: NON SIAMO TUTTE E TUTTI SULLA STESSA BARCA!

Infatti, gli ambulanti ‘da fera’ con posto fisso per questa chiusura coatta, che con la libera interpretazione dell’attuale Dpcm interessa tutti i sabati, non riceveranno un solo centesimo di ammortizzatori sociali da parte dello Stato!

Come Federazione Del Sociale USB Catania sabato abbiamo portato ‘sul campo’ la nostra solidarietà a questa categoria di lavoratrici e lavoratori con partita IVA, solidarietà che abbiamo sostenuto anche con la distribuzione del nostro volantino ‘TU CI CHIUDI-TU CI PAGHI‘.

Come Federazione del sociale USB Catania denunciamo un altro aspetto grave di quello che è accaduto sabato mattina: l’amministrazione comunale alla Fiera era totalmente assente e per imporre la chiusura delle bancarelle ha ricorso esclusivamente alle maniere forti, manu militari appunto.

Questa è repressione!“.