Catania contro l’ultimo Dpcm, una piazza piena di contraddizioni. Vasta (USB) : “Il Covid c’è e uccide, ma non siamo tutti sulla stessa barca”

Catania contro l’ultimo Dpcm, una piazza piena di contraddizioni. Vasta (USB) : “Il Covid c’è e uccide, ma non siamo tutti sulla stessa barca”

CATANIA – Sabato pomeriggio si è svolta a Catania, in piazza dell’Università, una manifestazione statica contro le restrizioni socio-economiche imposte dal governo Conte con l’ultimo Dpcm a causa del Coronavirus. La protesta si è svolta nell’ambito di una “assemblea” indetta dal movimento indipendentista “GenerazioneBastaG“.

Una manifestazione che ha registrato parecchie contraddizioni, iniziando dalla presenza nella stessa piazza, lontani dal palco, con striscioni e bandiere tricolori, di aderenti a gruppi neofascisti, che comunque non sono mai venuti in contatto con il resto della manifestazione. Un altro elemento contraddittorio sono stati i tanti e accesi interventi di coloro che negano l’esistenza del Coronavirus come pandemia, interventi negazionisti che hanno messo, e non poco, in difficoltà gli stessi organizzatori della manifestazione che negli interventi hanno dovuto prendere le distanze dai negazionisti.

Fra gli interventi che hanno risposto con forza ai negazionisti spiccano quello del sindacalista Orazio Vasta della Federazione Del Sociale USB Catania, intervento svolto in un contesto agitato: “Il Coronavirus esiste, c’è, ed è una pandemia. È non è solo una crisi sanitaria, è anche una crisi sociale, economica. Non è vero che siamo tutte e tutti sulla stessa barca… la crisi sanitaria imposta dal Coronavirus è anche una crisi economica e sociale dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono sempre più poveri. La Federazione del Sociale USB Catania è qui in piazza con le lavoratrici e i lavoratori che protestato contro le restrizioni socio-economiche imposte dal governo Conte con l’ultimo Dpcm“.

In piazza anche Sesto Schembri (Pmli) con un vistoso cartello rosso: “Il lavoro prima di tutto“. Invece, con lo striscione “Andrà tutto bene se conquistiamo casa-lavoro-salute“, presenti studentesse, studenti, lavoratrici e lavoratori del CSP “Graziella Giuffrida”, striscione condiviso anche dai militanti dell’USB. E Salvatore D’Arrigo (PCL), a chi da sinistra critica la presenza “dei compagni” nella piazza, dà una risposta secca: “Le piazze non si lasciano ai fasci, ai negazionisti, ai nemici di classe“.