“Rivoluzione sociale” a Librino e per i Rom: giochi e pasti

CATANIA – Il campo fuori le mura è stato solo l’inizio. Villa Fazio non c’è ancora, Librino sì. Si è conclusa la Festa itinerante che ha coinvolto il campo Rom di villaggio Sant’Agata (zona cimitero) e le vie di Librino. Ma questo non è che l’inizio.Tanti i bambini del territorio coinvolti nell’iniziativa. Giovani protagonisti di giochi, canti e bounce organizzati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, in collaborazione con la parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento di Librino, lo staff di Villa Fazio e della Fondazione Èbbene.

Al campo rom tutte le mattine sono stati coinvolti bambini dai 3 agli 11 anni. A Librino invece le attività hanno incuriosito anche le famiglie e hanno avvicinato grandi e piccini. I genitori, infatti, si sono mostrati ben disposti ad accogliere iniziative volte alla riqualifica del territorio. Piccoli gesti che possono fare molto.

Viale Bummacaro e Viale Grimaldi sono state le zone maggiormente impegnate nell’iniziativa, inoltre la parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento è stata di supporto alle tante attività organizzate.

E’ stato anche consegnato del cibo ai senza tetto presenti in corso Sicilia a Catania – sempre grazie alla comunità parrocchiale e ai volontari dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e di Villa Fazio.  Ed altri 50 pasti caldi sono stati preparati per coloro che versano in situazioni svantaggiate, nella cucina presente proprio all’interno della parrocchia. Un pasto semplice che tra i protagonisti ha visto anche due famiglie e qualche bambino.

Durante la festa di chiusura delle cinque giornate di animazione sono stati realizzati dei teli nei quali i ragazzi, attraverso colori e pennelli, hanno realizzato: “E tu come vedi Librino?” Un gesto che lascia un segno artistico ma soprattutto umano, colori che accompagneranno lo staff di Villa Fazio nella realizzazione delle attività in strada, anche dopo l’apertura del Centro.

Don Aristide Raimondi

Questa iniziativa fa vedere Librino con una luce nuova, grazie anche all’opera della Parrocchia Nostra Signora del Santissimo Sacramento, guidata da don Aristide Raimondi, uomo che ha chiesto di stare accanto ai più poveri dei poveri.

La giornata inizia presto nella chiesa di don Aristide; alle 9 c’è la preghiera e poco dopo la colazione. È una colazione aperta a tutti, la comunità parrocchiale mette a disposizione, latte, biscotti e un buon caffè, sovente anche dolci preparati in casa dalle donne di Librino. Questa colazione viene offerta a ragazze madri, senza fissa dimora, anziani soli e altra gente che desidera vivere un momento di fraternità.

Grazie alla presenza di molte realtà sociali che si stanno mettendo in rete a Librino, prende corpo il progetto di Villa Fazio, anche se la Villa non è stata ancora consegnata dal Comune.

 

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Tag: Catania Solidarietà

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